Frammentazione Android: Oreo allo 0,7%

Cresce, ma troppo lentamente, la distribuzione della più recente versione del sistema operativo: la frammentazione rimane il tallone d'Achille di Android.
Cresce, ma troppo lentamente, la distribuzione della più recente versione del sistema operativo: la frammentazione rimane il tallone d'Achille di Android.

Nuovo anno, vecchi problemi. Le statistiche ufficiali diffuse da Google e relative alla distribuzione delle varie edizioni di Android confermano che il principale tallone d’Achille della piattaforma rimane la frammentazione. La percentuale attribuita a Oreo fatica a crescere, nonostante l’arrivo sul mercato di nuovi device e il rilascio degli aggiornamenti: in un mese la quota è salita solo dello 0,2%, portandosi allo 0,7%.

Ben più marcata la crescita di Nougat, che rispetto a quanto rilevato a inizio dicembre sale al 26,3% (+3%), una percentuale divisa tra il 21,1% della release 7.0 e il 5,2% della successiva 7.1. La fetta più grande della torta è ancora una volta fagocitata da Marshmallow, nonostante la flessione al 28,6% (-1,1%). Seguono Lollipop con il 25,1% (-1,2% con il 5,7% della 5.0 e il 19,4% della 5.1), KitKat al 12,8% (-0,6%), Jelly Bean al 5,6% (-0,3% con l’1,9% delle 4.1.x, il 2,9% delle 4.2.x e lo 0,8% della 4.3), Ice Cream Sandwich stabile allo 0,5% e infine Gingerbread fermo allo 0,4%. Si ricorda che in numeri sono stati calcolati analizzando il totale dei device connessi alla piattaforma Play Store mediante l’applicazione ufficiale in un periodo pari a sette giorni concluso ieri, lunedì 8 gennaio.

Le statistiche ufficiali relative alla frammentazione dell'ecosistema Android, aggiornate da Google all'8 gennaio 2018

Le statistiche ufficiali relative alla frammentazione dell’ecosistema Android, aggiornate da Google all’8 gennaio 2018

Laddove l’iniziativa Android One e il Project Treble sembrano aver fallito, la Go Edition del sistema operativo proverà a lasciare il segno: si tratta di una release della piattaforma sviluppata ad hoc da Google per l’esecuzione sui terminali di fascia bassa (con meno di 1 GB di RAM), che offre l’accesso a tutti i servizi dell’ecosistema di bigG senza incidere negativamente su performance o durata della batteria. È destinata in primis a paesi emergenti come l’India, ma arriverà ben presto in tutto il mondo su dispositivi low cost. Forse tra i primi modelli ad equipaggiarla ci sarà anche il Nokia 1, la cui presentazione è attesa secondo i rumor per il mese di marzo.

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