Assistente Google disponibile in oltre 30 lingue

Con l'aiuto dei partner, Google mostrerà al MWC 2018 di Barcellona le nuove funzionalità del suo assistente personale che riconoscerà oltre 30 lingue.
Con l'aiuto dei partner, Google mostrerà al MWC 2018 di Barcellona le nuove funzionalità del suo assistente personale che riconoscerà oltre 30 lingue.

Google non annuncerà nessun dispositivo al Mobile World Congress 2018 di Barcellona, ma sarà comunque presente per mostrare le ultime novità del suo assistente personale attraverso i partner hardware e gli operatori telefonici. Google Assistant avrà una maggiore integrazione con le funzionalità degli smartphone e supporterà oltre 30 lingue entro la fine dell’anno.

L’assistente personale, inizialmente accessibile solo tramite l’app Allo, lo smart speaker Home e gli smartphone Pixel, è arrivato successivamente su smartphone di terze parti con Android Marshmallow e Nougat, smartwatch con Android Wear 2.0, Android Auto, Android TV e i recenti smart display di LG, Lenovo, JBL e Sony. Google Assistant è oggi disponibile in otto lingue (inglese, francese, tedesco, italiano, giapponese, coreano, spagnolo e portoghese) e comprenderà oltre 30 lingue entro i prossimi mesi, anche su iPhone.

Un’altra importante novità in arrivo è il supporto multilingua (solo inglese, tedesco e francese). Ciò significa che l’utente non è obbligato a pronunciare comandi in una sola lingua, ma potrà usarle tutte (e non dovrà modificare le impostazioni). L’assistente riconoscerà automaticamente la lingua e risponderà correttamente. A partire dalla prossima settimana verranno aggiunte due funzionalità. Le Routines (solo negli Stati Uniti), annunciate ad ottobre, permetteranno di eseguire azioni multiple con un singolo comando. Ad esempio, pronunciando “Hey Google, sono a casa“, l’assistente accenderà le luci, leggerà i promemoria e avvierà la riproduzione del brano musicale preferito. L’utente potrà inoltre impostare promemoria basati sulla posizione con gli smart speaker, come già avviene con gli smartphone. Quando, ad esempio, si entra in un supermercato, l’assistente ricorderà di comprare il latte.

Google ha infine lavorato insieme ai suoi partner per realizzare un’integrazione più profonda con le funzionalità degli smartphone e i chip IA. I comandi vocali verranno riconosciuti anche con lo schermo spento e sarà possibile sfruttare l’assistente personale per compiti specifici. I primi partner sono LG, Sony e Xiaomi. Il produttore coreano userà i nuovi comandi per le funzionalità fotografiche del V30 (2018). Gli operatori telefonici useranno invece l’intelligenza artificiale di Google per fornire ai loro clienti informazioni sui piani tariffari (ad esempio, il traffico dati in roaming).

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