Amazon Prime Video: svelato il bacino d'utenza

Online gli abbonati di Prime Video conquistati da Amazon entro il 2017, nonché i costi di 19 produzioni originali: è quanto svela un documento Reuters.
Online gli abbonati di Prime Video conquistati da Amazon entro il 2017, nonché i costi di 19 produzioni originali: è quanto svela un documento Reuters.

Amazon Prime Video, la piattaforma di streaming video voluta dal colosso del commercio elettronico, è certamente uno dei servizi più gettonati a livello mondiale. La piattaforma è infatti il primo rivale di Netflix e le due realtà, oltre a darsi battaglia a colpi di produzioni originali, negli ultimi anni si sono trovate a gareggiare faccia a faccia nelle premiazioni di settore, dagli Oscar agli Emmy. Ma quante persone usano davvero il servizio? A rispondere a questa domanda ci ha pensato Reuters, con la pubblicazione di alcuni dati estratti da documenti interni Amazon, ricevuti da una fonte anonima.

Secondo quanto rivelato dall’agenzia di stampa, nei primi mesi del 2017, ovvero poco dopo il lancio internazionale di Amazon Prime Video, la società è riuscita ad attrarre 5 milioni di spettatori a livello globale, i quali si sono aggiunti ai 26 milioni già raccolti negli Stati Uniti, dove la piattaforma risulta disponibile da diversi anni. Un risultato non da poco, dovuto sia all’inclusione del servizio nel normale pacchetto Prime che, in alcune nazioni orientali, anche a tariffe di lancio di pochissimi dollari.

Non è però tutto, poiché Reuters svela come il documento di cui l’agenzia è entrata in possesso riporti anche le metriche di 19 produzioni originali Amazon, per dei dati mai rivelati al pubblico prima. Ad esempio la prima stagione di “The Man In The High Castle”, “L’uomo nell’alto castello” nella traduzione italiana, pare abbia totalizzato 8 milioni di spettatori negli Stati Uniti a inizio 2017, attraendo altri 1.15 milioni di abbonati a livello globale, il tutto con una spesa di 72 milioni di dollari in produzione. In media, lo show è riuscito a catturare nuovi sottoscrittori con una spesa di 63 dollari a testa, ben sotto ai 99 dollari annuali per un abbonamento Prime in USA, ma più alto della media europea dove il servizio costa poco meno di 20 euro l’anno.

Secondo l’agenzia di stampa, Amazon calcolerebbe il successo dell’investimento sulle produzioni originali in base al primo stream che l’utente effettua dopo l’iscrizione alla piattaforma. La compagnia, in altre parole, ricava il costo di acquisizione di ogni nuovo utente dividendo il costo della produzione per il numero di primi stream raggiunti dalla serie. In tal senso, “The Grand Tour” ha raccolto 1.5 milioni di primi stream da nuovi abbonati Prime a livello mondiale, raggiungendo quindi un costo di 49 dollari ad abbonato nella sua prima stagione.

Le statistiche riportate da Reuters si riferiscono al triennio 2014-2017, al momento Amazon non ha commentato ufficialmente le indiscrezioni emerse, né confermato i dati resi pubblici.

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