Cina come Black Mirror: credito sociale su trasporti

Il sistema di credito sociale in Cina che tiene anche conto dei misfatti commessi online bannerà le persone dal basso punteggio da aerei e treni.
Il sistema di credito sociale in Cina che tiene anche conto dei misfatti commessi online bannerà le persone dal basso punteggio da aerei e treni.

Il sistema di credito sociale introdotto in Cina ci avvicina a un passo dal mondo distopico mostrato da Black Mirror, nell’episodio 1 della stagione 3. Secondo quanto appena reso noto, la Cina inizierà ad applicare questo sistema sui mezzi di trasporto per vietare alle persone con un cattivo credito sociale di prendere voli e treni per un massimo di un anno di tempo. Il punteggio può esser abbassato anche per operazioni fatte su Internet, ritenute illecite.

In base a ciò che si legge in due dichiarazioni rilasciate sul sito web della Commissione nazionale per lo sviluppo e la riforma in Cina, le persone che hanno commesso dei misfatti saranno inserite in delle black list che impediranno loro di utilizzare i mezzi di trasporto come aerei e treni fino a un anno di tempo. Ciò includerebbe i cinesi che hanno commesso atti illeciti come ad esempio la diffusione di false informazioni sul terrorismo e che hanno causato problemi durante un volo, ma anche chi ha usato biglietti scaduti o ha fumato su un treno. O ancora, dovranno affrontare tali restrizioni anche coloro i quali sono stati ritenuti colpevoli di illeciti finanziari, come i datori di lavoro che non hanno pagato l’assicurazione sociale o le persone che non hanno pagato le multe prese, o chi ha operato illecitamente online.

Secondo le dichiarazioni, le regole entreranno in vigore il primo maggio. È il presidente cinese Xi Jinping ad aver voluto la costruzione e l’implementazione di un sistema di credito sociale che consenta agli enti governativi di condividere informazioni sull’affidabilità dei propri cittadini e di emettere sanzioni basate su un cosiddetto punteggio di credito sociale; è stato già firmato da otto ministeri, tra cui l’autorità di regolamentazione del Paese e il Tribunale Supremo del Popolo. Ecco come funziona: a ogni cittadino cinese vengono inizialmente attribuiti 100 punti ma può guadagnare ulteriori punti bonus (per arrivare fino a 200 in totale) eseguendo delle buone azioni come ad esempio la realizzazione di opere di beneficienza, il riciclaggio di rifiuti e la donazione di sangue.

I cittadini però possono anche perdere punti e, in base al piano pilota che sarebbe già in atto in diverse città della Cina, si dice che le azioni che possono abbassare il proprio punteggio sociale possono riguardare anche fatti di poco rilievo, come la mancata presentazione al ristorante senza aver prima cancellato regolarmente la prenotazione, il rilascio di false recensioni sui prodotti online o altre attività ingannevoli svolte sul Web.

Dunque, presto le persone con cattivo punteggio sociale dovrebbero non aver più la possibilità, per 12 mesi al massimo, di prendere un volo aereo o di effettuare un viaggio in treno. Vi sono tuttavia indicazioni che l’uso del punteggio del credito sociale sul sistema di trasporto nazionale potrebbe esser già iniziato anni fa, silenziosamente. Almeno da quelle parti, un futuro alla Black Mirror sembra essere più vicino di quanto immaginato.

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