PES 2018 riporta in campo Del Piero e Nedvěd

Tra le leggende di Pro Evolution Soccer 2018 ci sono anche due vecchie conoscenze del calcio italiano: i bianconeri Alex Del Piero e Pavel Nedvěd.
Tra le leggende di Pro Evolution Soccer 2018 ci sono anche due vecchie conoscenze del calcio italiano: i bianconeri Alex Del Piero e Pavel Nedvěd.

Un destro e un sinistro che per oltre un decennio hanno seminato il panico nelle difese avversarie, gonfiando la rete centinaia di volte con la maglia bianconera: Alessandro Del Piero e Pavel Nedvěd tornano in campo, a qualche anno di distanza dal loro ritiro ufficiale, grazie alla simulazione calcistica Pro Evolution Soccer 2018 che dal 22 marzo permetterà di schierarli nella modalità myClub (sono già disponibili in PES Club Manager e PES Mobile 2018).

Uno oggi è impegnato sul fronte televisivo come opinionista nei programmi che commentano i match, l’altro è rimasto in forza alla Juventus ricoprendo un incarico dirigenziale. Nominando Del Piero e Nedvěd, però, ciò che subito balza alla mente sono i celeberrimi tiri a giro dell’uno e le rapide incursioni dell’altro. Azioni che possono ora tornare a vivere in PES 2018, dove Pinturicchio e il caschetto biondo della Repubblica Ceca vengono proposti rispettivamente nella versione del 1995-1996 (quella che portò i bianconeri ad alzare la Coppa dei Campioni) e del 2002-2003 (anno dell’assegnazione del Pallone d’Oro), le migliori stagioni della loro carriera.

Konami punta molto sul fattore nostalgia per accrescere l’hype del proprio titolo, andando così a recuperare almeno in parte il gap che lo separa dal concorrente FIFA 18 di EA Sports che domina il mercato sul fronte delle vendite. I due fuoriclasse della Juventus si aggiungono infatti ad altre leggende del calcio che fu come Maradona (divenuto inoltre testimonial della serie), David Beckham, Paolo Maldini, Ruud Gullit, Javier Zanetti, Dejan Stanković, Walter Samuel, Francesco Toldo, Lothar Matthäus, Oliver Kahn e Johan Cruijff. Insomma, molte vecchie conoscenze del campionato nostrano oggigiorno riproposte in un’edizione virtuale per chi li ha visti in diretta e per chi, per ragioni anagrafiche, non ha potuto apprezzarli sul terreno di gioco.

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