Facebook, nuove indagini sulla gestione dei dati

Nuove inchieste contro Facebook a seguito dello scandalo Cambridge Analytica; il co-fondatore di WhatsApp, Brian Acton, invita tutti a cancellare Facebook.
Nuove inchieste contro Facebook a seguito dello scandalo Cambridge Analytica; il co-fondatore di WhatsApp, Brian Acton, invita tutti a cancellare Facebook.

I problemi per Facebook a seguito dello scandalo “Cambridge Analytica” continuano ad aumentare. I procuratori generali di New York e del Massachusetts hanno chiesto che Facebook fornisca informazioni su come Cambridge Analytica abbia utilizzato i dati degli iscritti e proprio per questo hanno deciso di avviare un’indagine. Il procuratore generale di New York, Eric Schneiderman, e il procuratore generale Maura Healey del Massachusetts hanno annunciato dunque l’avvio di un’indagine congiunta.

Come parte dell’inchiesta, secondo quanto riporta la fonte, i procuratori chiederanno al social network tutti i termini di utilizzo, l’informativa sulla privacy e tutte le altre notifiche ricevute dagli iscritti sulla raccolta dei dati dal 2013 ad oggi. Inoltre, saranno anche ricercate tutte le eventuali comunicazioni fatte da Facebook a Cambridge Analytica in cui il social network chiedeva la cancellazione dei dati degli utenti. Cambridge Analytica, che è di proprietà del miliardario Robert Mercer, ha svolto un ruolo importante nella campagna presidenziale del 2016 di Trump, e la connessione solleva continue preoccupazioni sull’influenza che Facebook ha avuto nelle elezioni.

Eric Schneiderman, in una dichiarazione a The Verge, ha evidenziato come i consumatori hanno il diritto di sapere come vengono utilizzate le loro informazioni e le aziende come Facebook hanno la responsabilità di proteggere le informazioni personali dei loro utenti. Secondo Maura Healey, invece, le aziende che gestiscono enormi quantità di dati personali hanno l’obbligo di proteggersi dal furto e dall’abuso di tali informazioni.

L’indagine, dunque, proverà a scoprire come mai questi dati sono stati condivisi da Facebook e se sono stati presi i provvedimenti appropriati per proteggerli da abusi e manipolazioni.

Nel frattempo, Facebook ha finalmente dato qualche dettaglio su quello che Mark Zuckerberg sta facendo. Il CEO del social network, infatti, è il grande assente non aveano ancora espresso alcuna posizione su questa vicenda. Secondo la società, Mark Zuckerberg e Sheryl Sandberg starebbero lavorando 24 ore su 24 su questo problema, per raccogliere tutte le informazioni e trovare l’azione appropriata da portare avanti. L’azienda si dice, inoltre, indignata di quanto successo e si impegna a rafforzare vigorosamente le proprie politiche per proteggere le informazioni delle persone. Mark Zuckerberg potrebbe fare le sue prime dichiarazioni venerdì.

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Le polemiche su quanto accaduto, però, non si attenuano. Brian Acton, co-fondatore di WhatsApp, è entrato a gamba tesa sull’argomento, invitando tutti a cancellare Facebook. Una presa di posizione durissima ma che riflette il clima molto teso degli ultimi giorni.

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