Mark Zuckerberg chiede nuovamente scusa

A poche ore dal colloquio al Senato, emerge la linea difensiva di Mark Zuckerberg in cui il CEO di Facebook presenta le sue scuse per quanto accaduto.
A poche ore dal colloquio al Senato, emerge la linea difensiva di Mark Zuckerberg in cui il CEO di Facebook presenta le sue scuse per quanto accaduto.

Dopo 18 mesi di scandali e pressioni crescenti per affrontare il tema della privacy dei dati, Mark Zuckerberg testimonierà per la prima volta davanti al Congresso questa settimana. Una decisione dipesa soprattutto dalla volontà di spiegare quanto successo a seguito dello scandalo di Cambridge Analytica. Il primo appuntamento è fissato per oggi, quando il CEO di Facebook si recherà davanti alla commissione del commercio e della giustizia del Senato. Domani, invece, Zuckerberg si recherà alla Camera dove affronterà un nuovo dibattito.

Proprio dalla Commissione dell’Energia e Commercio della Camera arriva un documento che mette nero su bianco la posizione che Mark Zuckerberg seguirà mercoledì. Il testo, lungo ben 7 pagine, inizia con le nuove scuse di Mark Zuckerberg, con una posizione che assomiglia molto a quella tenuta lo scorso 21 marzo quando il CEO di Facebook fece la sua prima dichiarazione a seguito dei fatti di Cambridge Analytica. Mark Zuckerberg si prende tutte le colpe e si scusa di quanto accaduto visto che Facebook lo ha creato e lo gestisce lui e dunque si sente responsabile per tutto quello che succede. Un documento che mostra un Mark Zuckerberg conscio delle sue responsabilità ed intenzionato a prendersi realmente tutte le colpe ed a scusarsi pubblicamente di quanto accaduto.

Il CEO di Facebook, inoltre, si scusa di aver trascurato alcune importanti problematiche come le fake news, la fuga dei dati, le interferenze di natura politica ed altro ancora.

Tuttavia, il baricentro del dibattito non saranno certamente le apprezzabili scuse del CEO del social network e le sue promesse per il futuro quanto le risposte alle domande che saranno poste sui temi della gestione della privacy, sulle interferenze elettorali e sul futuro di Facebook.

Due giorni molto importanti che segneranno sembra ombra di dubbio il futuro del social network.

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