Canon PowerShot A2600

Canon PowerShot A2600 è una fotocamera compatta economica e facile da usare, con obiettivo 28 mm e sensore CCD da 16 megapixel.

pro

Contro

il voto di Webnews  6.8
Canon PowerShot A2600 è una fotocamera compatta economica e facile da usare, con obiettivo 28 mm e sensore CCD da 16 megapixel.

Dotazione di base

Canon arricchisce la sua (già piuttosto ricca) linea di compatte economiche con la nuova PowerShot A2600, che, con un prezzo consigliato di 135 euro, si colloca appena al di sopra della fascia completamente entry-level. La dotazione tecnica di questa fotocamera include un sensore CCD da 1/2,3″ e 16 megapixel di risoluzione, abbinato a un obiettivo zoom 5x con un’escursione focale che va da 28 a 140 mm e un’apertura massima che è rispettivamente di f/2.8 e f/6.9. Abbiamo dunque un buon grandangolare, abbastanza ampio e luminoso, controbilanciato da un tele soltanto medio e decisamente chiuso.

Quest’ultima caratteristica comporterà l’impiego di tempi lenti (o valori ISO alti) quando si scatta in posizione di teleobiettivo, e a questo riguardo rappresenta una brutta notizia l’assenza di uno stabilizzatore ottico d’immagine. Infatti l’IS è digitale, ma, come vedremo, i risultati non sono i medesimi.

La Canon PowerShot A2600 è in grado di catturare filmati HD alla risoluzione di 1.280×720 pixel e 25 frame al secondo, che possono essere composti attraverso l’ampio schermo LCD da 3 pollici e 230.000 punti. L’acquisizione dei filmati è delegata a un tasto dedicato, scelta che apprezziamo sempre e che evita di doversi districare in complicati menu, rischiando di perdere l’attimo nel frattempo.

Qualità costruttiva e design

A livello di robustezza e scelta dei materiali, la Canon PowerShot A2600 è in linea con la sua fascia (economica), ma offre una buona sensazione al tatto e non risente di particolari difetti costruttivi. Parliamo di uno strumento molto sottile e leggero, da taschino insomma, che comunque offre un layout di comandi soddisfacente – come da tradizione Canon – e un design piacevole.

Un unico appunto può essere mosso allo sportellino che copre l’uscita mini-USB: è realizzato in una plastica all’apparenza molto poco resistente, quindi ne consigliamo un utilizzo cauto.

Canon PowerShot A2600Anche i menu e i comandi generali sono quelli standard Canon e sono votati all’immediatezza dell’utilizzo, consentendo di accedere con semplicità alle varie funzioni messe a disposizione.

Nonostante la prevedibile mancanza di funzioni manuali, abbiamo una buona dotazione di modalità creative (effetto miniatura, fisheye, fotocamera giocattolo, ecc.) e l’ormai onnipresente modalità di messa a fuoco basata sul riconoscimento dei visi, utile per realizzare ritratti in tutta semplicità.

Performance e qualità d’immagine

Nella performance, la Canon PowerShot A2600 rispecchia tutta la sua natura di fotocamera economica e, forse, qualcosa di più. L’autofocus in posizione di grandangolare (e condizioni di buona luce) è ragionevolmente rapido e preciso, viceversa la prestazione degrada notevolmente quando si impiega il teleobiettivo, specie con l’abbassarsi della luminosità. Non è raro, infatti, che l’AF rallenti in modo vistoso, focheggiando più volte in avanti e indietro per agganciare il soggetto, in alcuni casi fallendo nell’impresa.

I tempi di accensione e di lettura/scrittura sono discreti per uno strumento di questa fascia e il tempo morto tra uno scatto e l’altro, seppure non fulmineo, non è comunque troppo ingombrante. Scordiamoci, però, di fare raffiche di scatti, in quanto la velocità massima offerta da questa fotocamera è di circa 0,8 fotogrammi al secondo.

Anche lo schermo LCD della Canon PowerShot A2600 ha pregi e difetti: l’ampiezza dei 3″ di diagonale è sicuramente apprezzabile, ma l’immagine offerta non è di grande livello, con colori generalmente slavati e una difficoltà enorme nella gestione dei contrasti elevati: “complice” anche il sensore d’immagine, sullo schermo le scene fortemente illuminate si trasformano in ammassi di righe di controluce violacee. Un fenomeno tipico nelle compatte economiche, ma forse qui più presente che altrove.

Canon PowerShot A2600

La qualità d’immagine è discreta nelle condizioni ideali, ossia con luce piena, contrasti moderati e tempi di scatto sufficientemente rapidi da ridurre l’effetto delle vibrazioni. In tali situazioni, il sensore da 16 megapixel offre un buon livello di dettaglio per la categoria e colori generalmente saturi e piacevoli, anche se ci è capitato di notare qualche incertezza nel bilanciamento del bianco automatico, con una tendenza di alcune immagini a risultare un po’ fredde nonché poco contrastate.

Purtroppo, quando la scena è illuminata in modo più scarso, si fa sentire molto la mancanza di una vera stabilizzazione ottica dell’immagine: complice la chiusura (f/6.9) del teleobiettivo, capiterà di revisionare i propri scatti e notare un effetto mosso dovuto alle vibrazioni naturali delle mani. L’inconveniente può essere ovviato in parte ricorrendo all’impiego di valori ISO più elevati, ma anche qui bisogna avere cautela: il rumore digitale e la degradazione del dettaglio si fanno sempre più insidiosi non appena si superano i 200-400 ISO, con anche la gamma dinamica che risulta sempre più compressa e dunque incapace di gestire i contrasti in maniera adeguata. Di nuovo, niente di inconsueto per la categoria di prezzo, ma nemmeno una prestazione superiore alla media.

Verdetto

La Canon PowerShot A2600 è una fotocamera dalla natura sicuramente economica, che però costa più di una entry-level pura (ad esempio, la PowerShot A1400, venduta a € 110), senza offrire prestazioni e qualità d’immagine significativamente superiori, ma solo un design più accattivante e curato.

Nel complesso, le prestazioni sono comunque sufficienti, e chi cerca una fotocamera da taschino economica ed elegante può sicuramente considerare questa scelta. Consigliamo, però, di valutare anche altre alternative, numerose delle quali prodotte dalla stessa Canon, che, in un range di prezzo paragonabile, possono offrire qualità e caratteristiche più appetibili oppure un risparmio sul budget a parità di prestazioni.

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