HP SlateBook 14

Profili leggeri e tastiera completa come un Ultrabook, schermo touch e OS Android come un tablet: HP ha trovato il compromesso adatto per lo SlateBook 14?

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il voto di Webnews  7.9
Profili leggeri e tastiera completa come un Ultrabook, schermo touch e OS Android come un tablet: HP ha trovato il compromesso adatto per lo SlateBook 14?

Il tablet diventa laptop

HP appare sempre più intenzionata a creare l’esperienza ibrida ideale tra classico notebook e tablet. Dopo aver lanciato recentemente la sua linea di convertibili Envy X360, basati su Windows 8.1, adesso porta sul mercato il nuovo SlateBook 14, che realizza l’esperimento diametralmente opposto: si tratta infatti di un device caratterizzato da un design equiparabile a quello di un ultrabook tradizionale, però basato su sistema operativo Android. Il prezzo ufficiale italiano è di 399 euro.

Scheda tecnica

Per questa cifra, HP offre un dispositivo dalla scheda tecnica abbastanza interessante. Si parte da un processore Nvidia Tegra 4, quad-core (più uno) clockato a 1,8 GHz, a cui si affiancano 2 GB di RAM e uno storage che spazia da 16 a 64 GB, a seconda della configurazione prescelta, e che può essere espanso tramite scheda microSD. Tale possibilità è sempre gradita, anche se forse in un dispositivo di queste dimensioni avrebbe avuto più senso utilizzare una comune SD full-size.

Lo schermo, ovviamente touch, è da 14″ e offre la risoluzione di 1.920×1.080 pixel, ma purtroppo non adotta la tecnologia IPS, dunque offre un angolo di visuale piuttosto ridotto rispetto a quello dei normali tablet Android, compromettendo un po’ la facilità di utilizzo.

Le connessioni corrispondono a due USB 2.0 (sul lato destro), una USB 3.0 (su quello sinistro), uscita HDMI full size, il jack per cuffie/microfono e la già citata porta microSD. A livello di antenne e sensori, ci sono Wi-Fi b/g/n, Bluetooth, GPS e giroscopio.

La webcam frontale, con microfono integrato, cattura immagini in formato HD 720p. La versione qui testata non include un carrellino per scheda SIM, ma sul mercato dovrebbero giungere anche versioni dotate di connettività mobile.

La batteria non rimovibile è garantita dal produttore per un’autonomia fino a 9 ore. Tale stima, durante la prova, si è dimostrata un po’ ottimistica ma non irraggiungibile, anche grazie alla buona dotazione di opzioni di risparmio energetico connesse al chip Tegra 4.

Design e costruzione

A livello di design e costruzione, l’HP SlateBook 14 è molto curato, probabilmente più di quanto non ci si aspetterebbe da un dispositivo da 400 euro. Il profilo è molto sottile (circa 34x24x1,6 cm) e leggero (1,7 Kg) per un laptop, dando a questo dispositivo ottime doti di portabilità. I materiali impiegati per la costruzione uniscono metallo e plastiche di buona qualità, offrendo sia un feeling piacevole al tatto che una sensazione di robustezza davvero apprezzabile.

Molto interessante è la tastiera, che offre tasti a isola (non retro-illuminati) configurati per l’esperienza Android. Sulla parte sinistra, al posto del classico tasto Windows, ci sono infatti un tasto “home” e uno “multitasking”, mentre la classica barra dei tasti funzione offre controlli come l’accesso rapido alla schermata delle impostazioni, il tasto di Android “back”, i controlli volume, luminosità, la funzione “aereo” e un’utile scorciatoia per il browser.

Una nota di demerito va allo schermo, che purtroppo non è reclinabile a proprio piacimento. Lo snodo consente solo un angolo di posizionamento da laptop classico: vista la scelta del sistema operativo, avrebbe avuto più senso dare allo SlateBook 14 la capacità di trasformarsi, all’occorrenza, in un vero e proprio tablet, aumentandone quindi notevolmente la flessibilità di utilizzo.

Performance

Le prestazioni generali dell’HP SlateBook 14 sono molto buone per un dispositivo mobile, anche se ovviamente non possono rivaleggiare con quelle di un laptop Windows 8 tradizionale di buon livello. Il chipset fa comunque il suo dovere e garantisce una performance molto fluida in termini di navigazione dell’OS, di browsing, multimedialità e persino di gaming. È interessante notare come questo HP supporti “nativamente” il joypad di Xbox 360, tramite il quale è possibile giocare con soddisfazione tutti i titoli Android che supportano un controller. L’esperienza con Dead Trigger 2, ad esempio, è veramente fluida e apprezzabile.

Detto ciò, è un peccato non trovare a bordo il più recente chip Tegra K1. Il “vecchio” Tegra 4 fa sempre il suo dovere, ma il suo successore offre valori nettamente migliori, specialmente in campo di elaborazione grafica, e avrebbe dato allo SlateBook 14 una migliore capacità di resistere alla concorrenza in prospettiva futura.

Sono interessanti i valori multimediali. Sebbene lo schermo offra un basso angolo di visuale, la definizione e i valori cromatici sono generalmente piuttosto buoni e consentono di visionare con soddisfazione filmati Full HD a schermo intero. Anche il comparto sonoro è discreto, anche se la dicitura Beats Audio potrebbe portare a sopravvalutarlo: lo speaker esprime, sì, un buon volume per un dispositivo così sottile, ma la presenza di bassi è comunque piuttosto modesta.
Le ultime note sono da riservare ai valori termici, che appaiono un po’ elevati (la base tende a scalare abbastanza quando il dispositivo è sotto sforzo), e al singolare fatto che il modello in prova non sembra rispondere alle impostazioni della luminosità: l’icona di modifica viene correttamente mostrata a schermo, ma la luminosità del pannello non sembra alterarsi in nessun modo. Probabilmente, si tratta di un bug software o di un problema tecnico isolato.

Software e usabilità

Per quanto riguarda l’OS installato, si tratta di Android, ma non nella sua versione più recente: resta infatti fermi alla 4.3 JellyBean. Il software è praticamente stock, con solo qualche personalizzazione di HP, che offre ad esempio un intelligente file manager, in grado di aiutare a replicare l’esperienza di un laptop tradizionale, insieme anche al pacchetto di Kingsoft Office.

L’ usabilità complessiva, in un dispositivo del genere, è indubbiamente un punto chiave. Android è infatti un OS pensato per l’utilizzo esclusivamente “touch”, e coniugarlo con un classico setup da cursore e tastiera non è semplice. HP ha fatto tutto il possibile o quasi, offrendo, oltre alle funzioni di tastiera sopra citate, anche un touch pad in grado di riconoscere una buona quantità di gesture, tanto da minimizzare la necessità di interazione tattile con lo schermo vero e proprio: toccando il pad con un dito solo si sposta il cursore nel modo tradizionale, mentre impiegando due dita è possibile replicare gesture come lo swipe, fondamentale anche solo per navigare le schermate home o per aprire i menu a tendina di notifiche e impostazioni. Digitando sulla tastiera quando ci si trova nella schermata home, invece, si apre direttamente la finestra di ricerca di Google.

La personalizzazione, nel complesso, è intelligente e, con un po’ di pratica, l’interfaccia si rivela abbastanza fruibile. Detto questo, però, è importante sottolineare il fatto che l’ecosistema di Android non è ancora del tutto maturo per un impiego in ambito desktop tradizionale. Al di là di un supporto ancora molto basico al multitasking, numerose app non sono ancora ottimizzate per pannelli di grandi dimensioni, figurarsi per l’impiego di un cursore. Per chi pretende un’esperienza matura al 100%, questo può rappresentare ancora un problema, ma di certo non può essere HP, o qualsiasi altro produttore hardware, a risolverlo.

Verdetto

L’HP SlateBook 14 è un laptop ibrido Android molto interessante ed equilibrato, dotato di ottimi valori di design e costruzione, una potenza più che sufficiente per l’esperienza consumer base (multimedialità, browsing, gaming moderato e programmi da ufficio) e un rapporto qualità/prezzo senz’altro attraente.

I suoi principali difetti sono l’impiego di uno schermo non-ribaltabile e a basso angolo di visuale, che restringe abbastanza le capacità di impiego in piena mobilità, e il fatto di adottare un sistema operativo e un ecosistema che, pur avendo compiuto molti passi in avanti, ancora non risultano del tutto pronti per offrire un’esperienza desktop matura e coerente al 100%.

Se però quest’ultimo dettaglio non spaventa, o si è addirittura curiosi di sperimentare un’esperienza mobile ancora acerba ma al tempo stesso snella e innovativa, allora lo SlateBook 14 di HP è senz’altro un dispositivo da tenere in considerazione.

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