Huawei Honor 6 Plus

Honor 6 Plus è un buon smartphone Android dual SIM con una straordinaria doppia fotocamera, venduto a un prezzo molto accessibile.

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Contro

il voto di Webnews  8.8
Honor 6 Plus è un buon smartphone Android dual SIM con una straordinaria doppia fotocamera, venduto a un prezzo molto accessibile.

L’allievo potrebbe superare il maestro: Honor, spin-off di Huawei, sta prendendo decisamente una buona direzione in termini di qualità dell’hardware e di ottimizzazione del sistema, e la mancanza di Lollipop su questo 6 Plus non si fa troppo sentire.

Design

Molto elegante nelle linee, Honor 6 Plus è composto da una cornice in metallo che non copre la parte inferiore e da due lamine di vetro, una davanti e una dietro. A prima vista, nonostante le dimensioni siano importanti (150,5 x 75,7 x 7,5 mm), è veramente molto bello da guardare e non sembra così grande. Il peso, poi, con solo 165 grammi rende questo smartphone un vero gioiello della tecnica sul lato hardware, ma non proprio lo stesso sul lato software.

Hardware

Honor 6 Plus ha una CPU octa-core HiSilicon Kirin 925 da 18GHz, composta da 4 core ARM Cortex-A7 a 1.31GHz e 4 core ARM Cortex-A15 a 1.80 GHz e costruita con processo produttivo a 28 nm, coadiuvata da una GPU Mali-T264.

Il display è un bellissimo pannello IPS con risoluzione Full HD 1920×1080 e densità di pixel pari a 401, che riproduce molto bene la gamma di colori e non è troppo luminoso. Si vede bene anche sotto il sole, ma è molto poco oleofobico: le impronte si vedono e questo rende necessario pulirlo almeno una volta al giorno.

Lo spazio di archiviazione è di 32GB, dei quali 26 sono disponibili all’utente ed espandibili con microSD fino a 128GB (inseribile nello slot SIM 2).

In termini di prestazioni, e in particolare di benchmark, dai test effettuati con AnTuTu, Honor 6 Plus si classifica un gradino sotto OnePlus One: c’è sempre da tenere a mente che lo smartphone è in vendita a partire da maggio in Italia, mentre il primo lancio è stato in Cina a gennaio, quindi si tratta di una tecnologia già vecchia di 7 mesi, quindi aspettarsi questi risultati è naturale.

Sui test eseguiti con Geekbench, Honor 6 Plus ha totalizzato 903 punti in single-core e 3252 punti in multi-core, posizionandosi nel primo caso subito sotto il Samsung Galaxy S5, nel secondo caso sopra con oltre 500 punti in più, quindi delle performance perfettamente allineate a telefoni del primo trimestre 2015. Ancora una buona scelta, soprattutto per il prezzo a cui è proposto.

Connettività e chiamate

Honor 6 Plus dispone di Wi-Fi b/g/n dual band 2.4/5 GHz, Bluetooth 4.0, jack per le cuffie e porta microUSB 2.0 per la ricarica e infrarossi con app telecomando universale.

È un telefono Dual SIM, di cui una in formato Nano e una in formato Micro entrambe LTE; supporta però l’LTE solo su una SIM per volta. Le SIM possono essere cambiate a caldo e si può scegliere quale SIM usare per i dati e quale per le chiamate.

KitKat con EMUI 3.0

Honor 6 Plus è equipaggiato con Android 4.4.2 KitKat e modificato da Huawei con la solita EMUI, che raggiunge la versione 3.0 e che in molti casi sopperisce alle mancanze di KitKat rispetto a Lollipop (aggiornamento a fine agosto): tutto il sistema è fluido, non ci sono scatti né lag sia durante l’apertura delle app, sia durante la navigazione web.

All’avvio, il sistema operativo occupa circa 1.2 dei 3 GB di RAM, e questo permette di aprire un numero molto elevato di app e di lasciarle in background senza troppi problemi.

Le funzioni offerte da EMUI sono molte: scorrendo la lista in Impostazioni, si nota in “Gestione del traffico dati” la funzione “Valutazione uso del traffico dati”, che permette di impostare per ogni app l’utilizzo di Internet su Wi-Fi e/o rete cellulare; in “Display” è possibile modificare la temperatura del colore, impostandola su più fredda o più calda; in “Audio” è possibile selezionare la modalità silenzioso per le singole SIM; in “Risparmio energetico” è possibile selezionare 3 differenti modalità di gestione delle prestazioni: Ultra disattiva tutto e mantiene disponibili solo chiamate e messaggi, Intelligente regola automaticamente il carico della CPU, Normale migliora le prestazioni per i giochi e la navigazione web.

EMUI dispone anche di una serie di controlli per air gesture, configurabili in “Movimenti e gesti”: è possibile semplificare notevolmente la risposta alle chiamate, l’apertura di determinate app e il risveglio da stand-by.

È disponibile anche il controllo della UI con una mano e, la funzione forse più utile di tutte, la modalità “disattiva-tocco”, che impedisce di attivare lo schermo se il telefono si trova in tasca o in borsa, basandosi sul sensore di prossimità nella cuffia auricolare.

Fotocamera

Oggettivamente, è veramente difficile scattare foto brutte con Honor 6 Plus. Possono venire sfocate o sovraesposte, ma non saranno mai brutte. I due sensori da ben 8 MP fanno in pieno il loro dovere, permettendo di ottenere degli scatti davvero eccellenti, che peccano – come ogni altro smartphone – solo in condizioni di luce intensa.

In notturna i colori non vengono troppo saturati e le foto risultano abbastanza luminose, anche grazie al doppio flash LED. Ma la particolarità di questa fotocamera consiste nel lavoro svolto dai due sensori in modo parallelo, che si vede soprattutto nella modalità “apertura ampia” dell’app Fotocamera: è possibile infatti modificare manualmente l’apertura focale del sensore, per ottenere degli effetti davvero unici, con la possibilità ulteriore di scegliere un diverso punto di focus anche a scatto effettuato.

In ogni caso, ogni foto è così bella e i colori così brillanti e reali che sembra di guardare un oggetto in 3D. Naturalmente è solo una sensazione, ma l’effetto è strabiliante.

I video vengono girati fino alla risoluzione 1080p a 30fps, sia dalla doppia fotocamera posteriore che da quella anteriore (sempre da 8 MP), che offre anch’essa scatti molto definiti e buoni anche in condizioni di scarsa luminosità.

Suono

C’è un solo speaker, posizionato nell’angolo in basso a sinistra sul retro. Questo comporta una notevole diminuzione del volume quando lo si appoggia sul retro. Il volume è già di per sé piuttosto basso, perlomeno rispetto ai top di gamma.

Il suono risulta ovattato ed equalizzato male e, pur cercando fra le impostazioni, non sembra esserci un’interfaccia per regolare le frequenze alte, medie e basse. Certamente è un punto a sfavore per questo smartphone che, per il resto, offre delle prestazioni generali molto buone.

Autonomia

Una batteria con capacità pari a 3600 mAh dovrebbe essere in grado di garantire fino a due giorni di utilizzo medio, ma Honor 6 Plus non riesce ad arrivare oltre la giornata con un utilizzo intenso.

Scattando molte foto – non se ne può fare a meno con questo ottimo doppio sensore – , facendo una decina di chiamate e passando 2 ore su varie app, fra cui Whatsapp e Facebook, è possibile arrivare anche alla mattina successiva, ma è comunque consigliabile caricare il dispositivo ogni notte.

È anche vero che EMUI mette a disposizione un software per il risparmio energetico, che informa l’utente dell’eccessivo consumo di batteria di una determinata applicazione, proponendo la chiusura dei processi correlati, ma ciò vuole anche dire evitare il refresh automatico dei contenuti in background, e questa non è sempre la miglior soluzione.

Giudizio

Honor 6 Plus è chiaramente uno smartphone top di gamma per il 2015, proposto a un interessante prezzo di 399 euro, che lo pone in fascia media e quindi molto più accessibile di un Galaxy S6, LG G4 e iPhone 6 e 6 Plus.

Il comparto fotografico è eccellente e da solo potrebbe convincere nell’acquisto. Nonostante non sia aggiornato a Lollilop, EMUI 3.0 sopperisce perfettamente offrendo molte funzioni aggiuntive.

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