Huawei Mate 10 e Mate 10 Pro

Mate 10 (schermo Quad HD da 5,9 pollici) e Mate 10 Pro (schermo Full HD+ da 6 pollici) sono i primi smartphone Huawei con processore Kirin 970 e NPU.

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Mate 10 (schermo Quad HD da 5,9 pollici) e Mate 10 Pro (schermo Full HD+ da 6 pollici) sono i primi smartphone Huawei con processore Kirin 970 e NPU.

Durante un evento organizzato a Monaco di Baveria il 16 ottobre, Huawei ha svelato i nuovi Mate 10 e Mate 10 Pro, primi smartphone al mondo con intelligenza artificiale integrata. I due dispositivi, insieme alla versione Porsche Design, rappresentano l’offerta di punta del produttore cinese e l’ulteriore conferma dell’obiettivo più volte annunciato dai dirigenti, ovvero diventare il leader del mercato, superando Apple e Samsung entro i prossimi anni.

Huawei Mate 10 e Mate 10 Pro: tutti i dettagli

Huawei Mate 10 e Mate 10 Pro: Design

Il Mate 10 (699,00 euro) non sarà disponibile inizialmente in Italia (l’unico mercato europeo è la Spagna), mentre il Mate 10 Pro con 6 GB di RAM e 128 GB di storage arriverà nel nostro paese dalla metà di novembre nei colori Midnight Blue e Titanium Gray. Il prezzo consigliato è 849,00 euro. Dal 17 ottobre al 15 novembre 2017 sarà possibile effettuare il pre-ordine presso punti vendita e siti ecommerce. Gli utenti che effettueranno la registrazione sul sito huaweipromo.it riceveranno in regalo lo Smart Writing Set di Moleskine.

Inoltre Huawei ha annunciato a sorpresa il Mate 10 Lite. Venduto a €349 nei colori Prestige Gold, Graphite Black e Aurora Blue, ha un display Full HD+ da 5,9 pollici, processore octa-core Kirin 659, 4GB di RAM e 64GB di ROM. Inoltre dispone di ben 4 fotocamere, due sul retro da 16MP e 2MP e due frontali da 13MP ed una da 2MP con flash armonizzante.

Si rinnova inoltre la collaborazione con Porsche. Il Mate 10 Porsche Design (colore Diamond Black) possiede le stesse specifiche del Mate 10 Pro, ma Huawei ha raddoppiato la dimensione dello storage a 256 GB. Anche questo modello sarà disponibile in Italia da metà novembre. Il prezzo è 1.395,00 euro.

Huawei Mate 10 Pro: Recensione ()

Huawei Mate 10 Pro è bello ed originale. Bello perché la scocca in alluminio, leggermente curvata ai lati sul retro, è elegante e raffinata, dai riflessi di luce gradevoli. Inoltre non è scivolosa sulle mani – ma lo è su superfici lisce. È, però, poco oleofobico: sia sul retro, che sul display da 6 pollici, le impronte rimangono e sul display si vedono molto. Originale perché la disposizione dei due sensori sul retro, il doppio flash LED e il sensore a infrarossi è inusuale: i primi al centro, uno sopra l’altro, il secondo e il terzo rispettivamente a destra e sinistra.

I 6 pollici del display sono molto ben ottimizzati: sebbene l’utilizzo con una mano risulti difficile, non è impossibile raggiungere più della metà delle icone e dei bottoni sul display, senza rischiare lo scivolamento del dispositivo dalla mano.

Il Kirin 970 dimostra di essere un passo avanti, decisamente: tenendo da parte alcuni bug e imperfezioni qui e lì nel sistema operativo (l’unità in prova aveva un software di pre-release aggiornato in corso di test), ogni app aperta risulta fluida.

Da sottolineare la gradita assenza di app solitamente inutili sebbene non manchino alcune app doppioni di Google, come Calendar e Contacts, a cui Huawei ha ormai fatto l’abitudine. Utile e apprezzabile, l’app Gestione Telefono che, con un solo pulsante, permette di ottimizzare la RAM, avviate la configurazione per il risparmio energetico e liberare spazio sulla memoria interna.

Mate 10 Pro anche è dual SIM, con connettività 4G su entrambe le SIM. Durante i giorni di prova, nonostante la qualità delle chiamate fosse ottima, si sono riscontrate alcune interruzioni di chiamata, soprattutto quando ci si trovava in movimento (a piedi o in macchina). La qualità del parlato in ambedue le direzioni però è ottima.

Lo schermo è costituito da un pannello Full HD+ che si vede bene anche sotto la luce del sole e anche con occhiali polarizzati. Il supporto all’HDR10 per ora non è di molta utilità, poiché le app ancora non sono aggiornate per supportare questo display – su tutte, Netflix – ma rappresenta comunque un ulteriore plus per il Mate 10 Pro.

È però nel multimediale che le immense potenzialità del chip Kirin 970 emergono: foto e video sono di un altro livello. Testando la fotocamera in varie situazioni – con luce naturale, artificiale, di notte, con il flash, ecc. – la conclusione è che le foto vengono molto bene nel 90% dei casi (ma già circola voce di un prossimo upgrade che ne migliorerà ulteriormente le performance).

Tanto per fare un esempio, fare una foto con sfocatura in secondo piano (l’effetto bokeh) è facilissimo, perché non richiede particolari configurazioni, e i risultati sono ottimi perché i due sensori combinati, con apertura focale f/1.6, simulano un’apertura focale f/1.2, un livello tecnicamente migliore di molte DSRL e mirrorless in commercio.

Ovviamente, rispetto a una full-frame, la luce catturata dal piccolo sensore di uno smartphone non può fare miracoli per aggiustare gli oggetti nella scena, ma a questo pensa la NPU all’interno del Kirin 970. Riconoscendo la scena e gli oggetti, la NPU, insieme ai due ISP (uno per sensore) fanno un lavoro egregio nella definizione dell’immagine. Ne risultano immagini e video nitidi, con oggetti sempre in primo piano, e un effetto bianco/nero che esalta i dettagli, focalizzandosi più sulla manipolazione della luce catturata che sulla correzione del colore. Di seguito alcune foto, scattate in condizioni diverse.

L’autonomia è sopra la media sebbene Huawei affermi che Mate 10 Pro possa raggiungere una giornata di utilizzo molto intenso, questo non è mai avvenuto. Attenzione: sono stati raggiunti comunque risultati ottimi. Ad esempio, con una giornata di utilizzo medio, caratterizzato tendenzialmente da invio e ricezione mail, messaggistica istantanea, navigazione web per circa 30 minuti, altri 30-40 minuti di visione video su YouTube e Netflix, e circa 20 minuti di chiamate, si è riusciti ad arrivare alle 14:00 avendo tolto lo smartphone dalla carica alle 9 di mattina del giorno precedente e non avendo nemmeno spento il telefono durante la notte.

Già con un utilizzo più intenso, caratterizzato dallo stesso utilizzo medio e con in aggiunta altri 30 minuti di Netflix e circa 3 ore di navigazione stradale con Waze, la batteria tende a scaricarsi la sera verso le 21. Questo sembrerebbe un risultato eccelso, se non fosse per il fatto che è stato raggiunto limitando molto la frequenza di aggiornamento delle applicazioni. Nel corso della prima settimana, lo smartphone non ha “aggiustato il tiro", modulando la frequenza delle applicazioni usate di meno, come la AI a bordo promette di fare, ma è pur vero che i 15 giorni complessivi di test non possono bastare.

In ogni caso, Huawei Mate 10 Pro nasconde un potenziale che ancora è difficile da spiegare: le applicazioni e le piattaforme basate su Machine Learning e sull’ecosistema AI che Huawei sta costruendo non tarderanno ad arrivare, e allora gli €849 per l’acquisto di questo smartphone saranno anche pochi pur di avere un assaggio del futuro, oggi.

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