Huawei MateBook

Con il suo primo convertibile premium Windows 10, disponibile in diverse configurazioni, Huawei lancia la sfida al Surface Pro e all'iPad Pro.

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il voto di Webnews  7.8
Con il suo primo convertibile premium Windows 10, disponibile in diverse configurazioni, Huawei lancia la sfida al Surface Pro e all'iPad Pro.

Ora che i dispositivi e gli OS mobile sono definitivamente maturi, la nuova sfida per i produttori è quella di rendere veramente portatile anche la tradizionale esperienza PC. Huawei Matebook è l’ultimo nato nella categoria di convertibili che si pongono esattamente questo obiettivo: in parte tablet, in parte ultrabook, equipaggia Windows 10 e compete con il Surface Pro 4 della stessa Microsoft, ma anche con l’iPad Pro di Apple. Il tutto a un prezzo ufficiale che sul mercato italiano parte da 799 euro, per la configurazione base.

Scheda tecnica

Huawei Matebook è offerto in diverse soluzioni, sia per quanto riguarda il chipset sia il taglio di memoria. La versione base oggetto di questa prova equipaggia un processore Intel Core m3, 4GB di RAM e 128 GB di SSD. Le configurazioni superiori offrono rispettivamente un processore m5 o m7, fino a 8GB di RAM e 512 GB di SSD.

Lo schermo, ovviamente touch, è un LCD IPS da 12″ con risoluzione 2160×1440, molto definito per la diagonale e dotato di buoni valori di luminosità e riproduzione cromatica.

Le connessioni fisiche ammontano a una sola porta USB type-C, ma è possibile estendere la connettività grazie all’hub esterno (venduto a parte al costo di 99 euro), che aggiunge 2 USB 3.0 full size, una porta Ethernet per connessioni cablate, HDMI e VGA. Tra gli altri accessori, sono presenti anche la tastiera a portafoglio (149 euro) e la penna ottica MatePen (69 euro).

Le connessioni wireless includono Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac e Bluetooth 4.1, mentre è assente la connettività 4G LTE, un dettaglio significativo per un tablet premium. Assente anche la fotocamera posteriore, mentre quella frontale è da 5 Megapixel. Sul fianco, tra i tasti del volume, si trova il sensore d’impronte, che consente di sbloccare il dispositivo semplicemente con il tocco.

La batteria è da 33.7 Wh (4.430 mAh a 7.6V). L’autonomia garantita varia a seconda della configurazione e delle condizioni di utilizzo, ma orientativamente si attesta intorno alle 4 ore di attività: un risultato modesto, soprattutto per chi volesse impiegare Huawei Matebook come il proprio strumento principale di lavoro in mobilità.

Design e costruzione

L’unità centrale di Huawei Matebook è ben disegnata e di carattere decisamente premium. L’intero corpo è realizzato in alluminio, il profilo è ultra-sottile (solo 6,9mm, quanto l’iPad Pro), e anche il peso è ben contenuto a 640g.

Il dispositivo è privo di ventola, quindi la scocca non è interrotta da prese d’aria e durante l’utilizzo non si sente nessun ronzio: l’altra faccia della medaglia, però, è la possibilità di percepire un certo surriscaldamento della superficie in metallo, specialmente nei modelli con processore più performante.
I bordi smussati e le buone finiture rendono questo dispositivo molto elegante e piacevole da utilizzare, qualità che vengono replicate anche da accessori come l’hub esterno (anch’esso in metallo) e la penna ottica.

La tastiera, purtroppo, è la peggiore del gruppo: il suo design in simil-pelle è meno pregiato, ma soprattutto l’aggancio con l’unità tablet (ottenuto tramite un magnete) e il posizionamento tramite lo stand pieghevole sono scomodi e precari. Nel corso della prova si sono verificate diverse disconnessioni accidentali, specialmente durante l’utilizzo sulle gambe o in altre posizioni da mobilità: in sostanza, l’impiego è davvero agevole solo quando si poggia su una scrivania o su un’altra superficie perfettamente stabile.

Per il resto, la tastiera è ben funzionale e realizzata: la spaziatura e la corsa dei tasti sono discreti in rapporto alle dimensioni, e persino il touchpad è abbastanza reattivo e preciso. Huawei non ha pensato, però, di inserire una batteria secondaria nell’unità, che avrebbe aiutato molto ad estendere l’autonomia.

Software e prestazioni

A ribadire le sue ambizioni di PC portatile, Huawei Matebook equipaggia il sistema operativo Windows 10. L’ultimo OS di Microsoft è pensato appositamente per i dispositivi ibridi, quindi è perfettamente a suo agio su questo convertibile, che offre una buona esperienza desktop e si difende anche in ambito tablet, nonostante le carenze ancora evidenti di W10 in questo campo (dal punto di vista dell’App Store e dell’usabilità generale).

Il comparto delle prestazioni, anche sulla macchina entry-level con Core m3, è più che sufficiente: l’esperienza di utilizzo quotidiana è fluida e reattiva nei compiti più comuni (browsing Web, impiego multimediale, produttività) e anche i task più impegnativi possono tutto sommato essere eseguiti: il fotoritocco o il montaggio video semplice non sono al di fuori delle possibilità di questo Matebook, specialmente nelle configurazioni più avanzate.

L’ambito multimediale è esaltato dalle qualità dello schermo, veramente piacevole e definito, mentre il comparto audio risulta meno riuscito: il sonoro raggiunge un volume massimo modesto ed è caratterizzato da una certa mancanza di bassi, che limita il coinvolgimento quando si visionano film o video musicali.

In ambito di produttività e creatività, infine, sono molto interessanti le possibilità offerte dalla presenza di un accessorio come la penna ottica, che include anche un puntatore laser sulla testa, per l’impiego durante presentazioni e simili.

Verdetto

Huawei Matebook è un interessante PC convertibile con Windows 10, in grado di offrire una buona esperienza in mobilità e tutta la potenza dell’ultimo OS di Microsoft. Come in ogni dispositivo dai tratti innovativi, però, non mancano i difetti.

Il primo corrisponde al fatto che, per avere un’esperienza realmente completa e versatile, è necessario acquistare a parte numerosi accessori (sicuramente la tastiera e l’hub esterno), che fanno lievitare notevolmente il prezzo complessivo. Tale problema è calmierato dal fatto che Huawei offre un bundle da 999 euro comprensivo di MateBook, penna e tastiera: lo sconto abbassa il costo complessivo di accesso ad una piena esperienza d’uso del dispositivo.

C’è poi il design della tastiera, sicuramente acerbo e scomodo da impiegare a meno che non ci si trovi su superfici piane e perfettamente stabili. Anche l’autonomia potrebbe essere migliore: una batteria secondaria nell’unità tastiera avrebbe indubbiamente alleviato questo aspetto.

Vale anche la pena di chiedersi se ci sia davvero bisogno di un convertibile Windows 10: chi non è particolarmente interessato all’esperienza tablet, a un prezzo simile può sicuramente valutare l’acquisto di molti ultrabook tradizionali.

Nell’insieme, però, per la particolare combinazione di caratteristiche che offre, Huawei Matebook resta un prodotto ben realizzato e una buona new-entry nel settore non esattamente affollato, ma in crescita, dei convertibili con Windows 10.

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