ZUK Z2

Annunciato a maggio 2016 e commercializzato a giugno in Cina, Zuk Z2 è la seconda iterazione dello smartphone top di gamma del marchio spin-off di Lenovo.

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il voto di Webnews  7.5
Annunciato a maggio 2016 e commercializzato a giugno in Cina, Zuk Z2 è la seconda iterazione dello smartphone top di gamma del marchio spin-off di Lenovo.

Design

Caratterizzato da una scocca in vetro e un inserto in plastica lungo tutta la cornice, ZUK Z2 ha un look premium, sebbene al tatto risulti piuttosto “plasticoso”, quasi un giocattolo. Per fortuna, la solidità è buona.

La forma leggermente stondata agli angoli ricorda il design di iPhone 4 e 4S, ma lo Z2 è più sottile e più grande: 141,7 x 68,9 x 8,5 mm di spessore, per 149 grammi di peso ben distribuiti su tutta la superficie. È disponibile nelle colorazioni Titanium Black e Ceramic White.

Snapdragon 820 e ben 4 GB di RAM

La scheda tecnica dello ZUK Z2 è piuttosto rara per la fascia di prezzo in cui il dispositivo è posizionato: chip MSM8996 Snapdragon 820 quad-core con architettura Kyro (2×2.15Ghz + 2×1.6GHz), coadiuvato da una GPU Adreno 530, 64 GB di memoria di archiviazione interna e ben 4 GB di RAM.

Il display è un pannello LTPS IPS LCD da 5.0” con risoluzione Full HD che si vede piuttosto bene anche sotto la luce diretta del sole.

Inoltre lo Z2 è uno smartphone Dual SIM, e non gli mancano i moduli di connettività più comuni come Wi-Fi 802.11 b/g/n/ac dual band, A-GPS, Bluetooth 4.1 e porta USB-C v2.0.

ZUI 2.0

Il sistema operativo preinstallato è Android 6.0.1 Marshmallow con interfaccia ZUI 2.0 progettata per il mercato cinese, ma disponibile in molte lingue. La traduzione, però, lascia molto a desiderare ed è solo l’aspetto più superficiale: si va dalle traduzioni errate (“About” diventa in “Di” invece di “Info sul telefono”), alle parole tagliate (troppo lunga la stringa tradotta per il blocco riservato all’opzione), fino alle traduzioni fuorvianti (“Set Date and Time” diventa “Appuntamento” invece di “Imposta data e ora”).

Risulta quindi piuttosto difficile districarsi fra le impostazioni, che sono in questo modo difficili da navigare e in alcuni casi inesistenti: andando, per esempio, su Impostazioni/Cellulare/Utilizzo dati si viene rimandati alla schermata principale delle Impostazioni.

È stata inoltre notata una certa povertà nelle opzioni presenti a livello generale: mancano le impostazioni per il controllo dell’audio, le opzioni per la selezione manuale dei permessi su ogni app e il controllo dei sensori (alcuni accessibili solo dal Centro di Controllo).

Per fortuna, un aspetto interessante della grafica di ZUI è proprio il Centro di Controllo, implementato molto similmente a come avviene su iPhone: per richiamarlo, si deve scorrere dal basso verso l’alto partendo dalla cornice. La schermata che appare è semplice, divisa a pagine e composta da molti toggle che è possibile riordinare, eliminare o aggiungere.

Si dimostra utile anche U-Touch, una funzione per personalizzare il comportamento del dispositivo allo sfioramento del tasto home.

Prestazioni

Il sistema operativo è, tendenzialmente, molto veloce, merito del potente chip Snapdragon 820 e dei 4GB di RAM che tengono attivi tutti i processi senza particolari problemi. Il problema che affligge lo ZUK Z2 è semmai la scarsa ottimizzazione dell’interfaccia utente che spesso si perde in prolungati lag. Inoltre il supporto per i servizi Google è incompleto: all’avvio sono presenti sia il PlayStore sia l’App Center, una sorta di package manager che gestisce i pacchetti di installazione scaricati dal PlayStore, delegando il compito di download al File Manager. Il processo, seppur complicato nell’essere spiegato, è molto semplice, tuttavia si sono riscontrati strani problemi nel download di app dal Play Store: dopo alcuni download attivi, le app smettevano di essere scaricate e conseguentemente installate. Neanche una reinstallazione completa del sistema operativo o dei singoli servizi Google (Google Play Services) ha risolto il problema. Per ovviare, stavolta senza problemi, le app sono state infine scaricate dal sito APKMirror.

Stranamente, nel momento del download, le app installate vengono immediatamente riconosciute dal Play Store, ulteriore segno che qualcosa non quadra ancora. La speranza è che sia in arrivo un aggiornamento correttivo (in tal caso la recensione verrà aggiornata).

Come ultima riprova del fatto che l’hardware c’è ma il software non fa la sua parte, lo ZUK Z2 ha ottenuto l’altissimo punteggio di 135.481 nel test AnTuTu. Peccato.

Fotocamera

Il reparto fotografico dello Z2 è ben fornito, con caratteristiche hardware in linea con i medio-gamma attuali: sensore posteriore da 13 MP, apertura focale f/2.2 e flash LED con dimensione 1/2,6”, pixel da 1.34 micrometri, registrazione video fino a 2160p a 30 fps; sensore anteriore da 8 MP con apertura focale f/2.0, pixel grandi 1.4 micrometri e video in Full HD.

La qualità degli scatti e delle registrazioni video, nel complesso, è molto buona sia con il sensore anteriore che con quello posteriore. Dovendo trovare un punto a favore e uno a sfavore, si può dire che il primo scatta foto con poco rumore, mentre il secondo bilancia bene l’esposizione ma ritarda il bilanciamento del bianco (il focus è infatti di circa 1 secondo, e anche di più nel caso di registrazione video con focus automatico).

Autonomia

Con una batteria da 3550 mAh, ZUK Z2 si pone come smartphone dalla lunga autonomia: nei test di utilizzo semplice (messaggistica, foto e video, navigazione web, download di qualche app e utilizzo dei social network) è stato spesso staccato dalla carica alle 8 di mattina e riattaccato per la ricarica, con un residuo dell’1%, dopo ben 48 ore.

Ma anche con un utilizzo medio-intenso, il dispositivo arriva tranquillamente alla mattina successiva.

Simili livelli di autonomia sono riscontrabili in pochi smartphone (Xiaomi Redmi 3S tanto per citarne uno), ma tutti hanno un elemento in comune: provengono da produttori cinesi emergenti.

Giudizio

Partendo dalle caratteristiche tecniche, che sono da top di gamma, e continuando con il prezzo minimo a cui è possibile trovarlo in Rete (260€ circa su Gearbest.com), verrebbe voglia di capire perché altri smartphone siano venduti ad oltre 700 euro.

Se però si fanno i conti con un’interfaccia utente pessima (traduzione parziale e dozzinale, opzioni tipicamente comuni inesistenti, lag sporadici ma prolungati, supporto incompleto per i Google Play Services), ecco che tutto ha un suo perché e si ritrova la giusta dimensione.

Di fatto, lo ZUK Z2 al momento pare più un prodotto per “smanettoni”, che sanno tirar fuori tutto il meglio dall’hardware potente. Come tale, è da considerarsi un rivale per altri prodotti di nicchia, come l’ottimo OnePlus 3.

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