Mp3.com sarà il portale della musica digitale

I problemi legislativi datati 2002, l'acquisizione e la decadenza per mano del gruppo Vivendi, la scissione e la vendita separata di dominio e contenuti, poi il silenzio. Oggi Mp3.com torna e punta a divenire il punto di riferimento della musica digitale.
I problemi legislativi datati 2002, l'acquisizione e la decadenza per mano del gruppo Vivendi, la scissione e la vendita separata di dominio e contenuti, poi il silenzio. Oggi Mp3.com torna e punta a divenire il punto di riferimento della musica digitale.

Emblema di quella corsa all’oro che aveva caratterizzato la gara per l’approvvigionamento dei migliori domini disponibili sul mercato, Mp3.com è caduto sotto i colpi di un mercato in evoluzione, si è svuotato dei propri contenuti e da tempo è al centro dell’attenzione per capire quale avrebbe dovuto esserne il destino. Ora il tutto è chiaro: Mp3.com sarà la guida del variegato mondo dell’Mp3.

Di proprietà del gruppo CNET Networks, il dominio è semplicemente parte di ciò che è stato storicamente Mp3.com: mentre la forma è passata al noto proprietario attuale, i contenuti sono stati acquisiti e salvati da altri gruppi che non stanno però riscontrando la fortuna cercata. In fede con questa interpretazione storica del marchio, ora CNET ha intenzione di trasformare Mp3.com in un faro, un punto di riferimento, una guida. Viene dunque rilanciata, dopo anni di relativo accantonamento, l’idea pura del portale.

Il sito, insomma, ambisce a divenire un punto fermo in un mercato in piena evoluzione quale quello della musica digitale. Mp3.com dunque sarà in grado di direzionare l’utenza verso i vari prodotti, le varie tecnologie ed i vari prezziari, individuando altresì le differenze sul mercato stesso ed ottimizzando (a tutto vantaggio dell’utenza) le dinamiche proprie di una keynesiana “perfetta concorrenza”.

iTunes, Rhapsody, Music Match: questi sono solo i primi nomi di un mercato che si prepara presumibilmente ad accoglierne altri ancora. In un ambito in cui l’evoluzione è in pieno corso sotto ogni punto di vista (economico, finanziario, legislativo), un punto di riferimento potrebbe essere la giusta risposta ad una domanda latente. O almeno è su questo che scommette il gruppo CNET.

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