Ed ora Google è anche Registrar

Arriva dalla blogosfera la notizia secondi cui Google è inaspettatamente diventato ufficialmente Registrar e potrà registrare domini .biz, .com, .info, .name, .net, .org e .pro. Il motivo di tale scelta è ignoto e già le ipotesi si sprecano
Arriva dalla blogosfera la notizia secondi cui Google è inaspettatamente diventato ufficialmente Registrar e potrà registrare domini .biz, .com, .info, .name, .net, .org e .pro. Il motivo di tale scelta è ignoto e già le ipotesi si sprecano

L’accreditamento ICANN e la presenza ufficiale nell’elenco IANA (Internet Assigned Numbers Authority, al numero 895) confermano un’indiscrezione che va ad aggiungersi alle altre novità che Google propone al mercato. Il motore di ricerca, infatti, è ufficialmente diventato un Registrar con la facoltà di registrare a tutti gli effetti qualsiasi dominio di tipo .biz, .com, .info, .name, .net, .org e .pro.

La prova è nello stesso elenco ICANN, ove Google compare con indicato il riferimento dns-admin@google.com. L’operazione è valsa al gruppo di Mountain View una spesa approssimativa di 9000 dollari, ma al momento non risulta esserci alcun interesse alla vendita. Google, insomma, non intende propriamente vendere i domini come da diritto acquisito, ma piuttosto «ottenere una migliore comprensione del sistema dei nomi a dominio ed incrementale la qualità dei risultati delle ricerche».

Inevitabile, a questo punto, lo scatenarsi di una serie di ipotesi più o meno logiche (e più o meno fantasiose) circa l’uso che Google intende fare della licenza acquisita. Papabile l’idea di una semplice estensione dei servizi contemplati, al fine di meglio assemblare la suite dell’offerta Google; possibile, inoltre, l’ipotesi per cui Google intenda offrire hosting (gratuito?) affiancandolo ad un proprio servizio di registrazione domini; quest’ultima prospettiva si apre inoltre ad una interazione con altri nuclei della galassia Google quali Blogger o Picasa ed alla loro eventuale utilità in seno al fenomeno blog; altra ipotesi concerne una semplice estensione dell’attuale “AdSense for domains” (quest’ultima ipotesi è avvalorata da quanto indicato sulla pagina ufficiale del servizio, ove si fa esplicito riferimento all’uso dei domini, alla loro semantica ed alla relativa vendita).

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