Adobe e Symantec si scagliano contro Vista

Adobe e Symantec sono pronti a fare pressione direttamente sulle istituzioni europee nella speranza che possano fermare Vista ed imporre a Microsoft una serie di varianti al sistema operativo in arrivo. La Commissione dice però di non poter agire ora
Adobe e Symantec sono pronti a fare pressione direttamente sulle istituzioni europee nella speranza che possano fermare Vista ed imporre a Microsoft una serie di varianti al sistema operativo in arrivo. La Commissione dice però di non poter agire ora

L’arrivo di Windows Vista sul mercato può rappresentare un grave problema, per motivi diversi, per due gruppi quali Symantec e Adobe. Per questo motivo entrambi i gruppi hanno pensato di agire attivamente affinchè l’ultimo scoglio possa divenire letale per il sistema operativo, causandone se non altro un ritardo ed eventualmente una revisione profonda.

Symantec contesta le nuove misure di sicurezza inserite nel sistema operativo. Nel mirino il firewall incluso ed il cosiddetto PatchGuard, dispositivo che inibirebbe l’accesso al sistema operativo anche se allo scopo di migliorare la sicurezza dello stesso in caso di eventuali minacce. Symantec vede a rischio sui pc con Windows Vista l’appetibilità dei propri prodotti e teme dunque pesanti ricadute sul proprio mercato. Per questo motivo una conferenza sarà organizzata nei prossimi giorni per portare nel vecchio continente il messaggio del gruppo e le sue recriminazioni, portando così per logica conseguenza nuove pressioni negli uffici delle istituzioni interessate al problema.

Adobe, da parte sua, vede a rischio il proprio PDF: la tecnologia XPS inclusa gratuitamente nel sistema operativo entrerà direttamente in concorrenza con il formato Adobe con il vantaggio della gratuità del tutto. Il braccio di ferro sul PDF è in auge da mesi ed ora Adobe intende agire direttamente a livello di Commissione Europea per far rispettare i principi della libera concorrenza in un mercato ove Microsoft potrebbe far leva sul proprio dominio nei sistemi operativi per estendere tale vantaggio anche in altri ambiti.

Microsoft respinge le accuse e particolarmente interessanti sono le parole provenienti dalla Commissione tramite il portavoce Jonathan Todd: «Microsoft ha avuto indicazioni per oltre un anno. Ora sta a Microsoft decidere come devono assemblare e distribuire Vista» (WSJ). Todd, in particolare, avrebbe aggiunto che la Commissione Europea non può muoversi fino a quando il prodotto non sarà sul mercato. Con quest’ultimo concetto Todd lancia un duplice messaggio a Redmond: la Commissione non può essere ritenuta responsabile circa eventuali ritardi di Windows Vista e la responsabilità per eventuali illeciti è tutta a carico di Microsoft, gruppo che ha in mano tutto quanto necessario per capire cosa è bene e cosa è male.

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