Italia: con Microsoft, contro la pedofilia

L'Italia è il primo paese europeo ad accordare a Microsoft l'assenso all'estensione del progetto CETS per consentire alla Polizia Postale di velocizzare le indagini utili a contrastare iniziative illegali in particolare in ambito pedopornografico.
L'Italia è il primo paese europeo ad accordare a Microsoft l'assenso all'estensione del progetto CETS per consentire alla Polizia Postale di velocizzare le indagini utili a contrastare iniziative illegali in particolare in ambito pedopornografico.

«La Polizia Postale e delle Comunicazioni ha da oggi a disposizione un’importante e innovativa tecnologia, messa a disposizione gratuitamente da Microsoft per combattere il fenomeno della pedopornografia online». Così Microsoft comunica con apposita cartella stampa un accordo che assume immediata eco internazionale in quanto l’Italia è il primo paese del vecchio continente a firmare con il gruppo di Redmond un accordo nel settore specifico.

Continua il comunicato: «CETS consentirà alla Polizia Postale, che in Italia è il principale organo di polizia preposto a contrastare i reati sulla Rete, di tracciare eventuali tentativi di pedopornografia online e di indagare con maggior efficacia gli individui e i siti Internet sospetti. Un sistema che permetterà perciò ai più giovani di navigare nella Rete con maggiore sicurezza. Oggi, dopo 12 mesi di lavoro, di messa a punto e di test effettuati in stretta partnership con Microsoft, la Polizia italiana può annunciare di aver adottato il sistema CETS e di essere il primo Paese europeo e il terzo al mondo, dopo Canada e Indonesia, in grado di poter già operare con questo innovativo strumento di indagine. Un perfetto esempio di collaborazione pubblico-privato al servizio dello sviluppo di una società digitale sempre migliore».

Il Child Exploitation Tracking System è stato presentato in presenza del Vice Ministro dell’Interno Marco Minniti, del Prefetto Giovanni De Gennaro, del Direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni Domenico Vulpiani, del CEO Microsoft Steve Ballmer e dall’Amministratore Delegato Microsoft Italia Marco Comastri. Il sistema permetterà alle varie sedi territoriali della Polizia Postale di dialogare «abbattendo considerevolmente i tempi di indagine», aumentando così le possibilità per gli inquirenti di incrociare dati e velocizzare le ricerche al fine di giungere ad agevolare la «caccia alle illegalità ed allo sfruttamento dei minori».

«Con l’adozione di CETS da parte della Polizia Postale e delle Comunicazioni, Microsoft conferma il proprio impegno internazionale a fare di Internet un luogo sicuro. Microsoft infatti ha messo a disposizione il proprio software e le proprie competenze, combinandoli con la grande esperienza della Polizia Postale italiana nell’indagare i pedopornografi del Web». L’impegno del gruppo di Redmond in Italia non si ferma qui e si estende all’iniziativa SicuramenteWeb: «sotto il nome SicuramenteWeb saranno identificate tutte le attività e i programmi che la Filiale italiana di Microsoft realizzerà a lungo termine sia per sensibilizzare, sostenere e promuovere iniziative che abbiano un impatto concreto in termini di sicurezza per i minori, sia per contribuire ad innalzare i livelli di consapevolezza e capacità reattiva nel Paese rispetto agli attacchi informatici. In entrambe le aree, l’obiettivo è fornire competenze, tecnologie e risorse per diffondere nel nostro Paese cultura e informazione per un mondo digitale migliore, in partnership con il più ampio numero di Istituzioni ed enti pubblici e privati». Il CETS rientra specificatamente in SicuramenteWeb al fianco di altre inziative per la sensibilizzazione di ragazzi, genitori ed insegnanti rispetto ai problemi ed ai rischi che la navigazione sul web comportano.

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