Il corporate blogging non decolla in Europa

Una ricerca Lewis PR rileva come l'incidenza del corporate blogging in Europa sia del 2.5% contro il 14% degli Stati Uniti ed il 5.5% dell'area asiatica. In Italia ancora le aziende non colgono l'opportunità emergente ed il fenomeno rimane limitato
Una ricerca Lewis PR rileva come l'incidenza del corporate blogging in Europa sia del 2.5% contro il 14% degli Stati Uniti ed il 5.5% dell'area asiatica. In Italia ancora le aziende non colgono l'opportunità emergente ed il fenomeno rimane limitato

Una ricerca Lewis PR ha analizzato l’impatto del corporate blogging a livello internazionale valutando nella misura del 5% la penetrazione dello strumento tra le piccole e medie imprese. I risultati sono stati resi noti in occasione di EuroBlog 2007 e sono stati tratti da un sondaggio condotto su 300 aziende di 10 diverse nazioni. La media europea è risultata essere del 2.5%, quella asiatica del 5% e quella statunitense del 14%: le differenze sono del tutto evidenti. I numeri sono indicativi, ma parziali per definizione: «gran parte delle società coinvolte opera in mercati tecnologici quali quello mediatico e IT. Pertanto, LEWIS stima che l’utilizzo reale dei blog da parte delle società possa essere addirittura minore rispetto a quello indicato dai risultati scaturiti dall’indagine».

In Europa il più grande scoglio all’avventura del corporate blogging è nel bilancio costi/benefici, troppo spesso pendente verso una soluzione conservatrice (secondo alcuni deviata dalla cecità nei confronti dei benefici traibili dallo strumento blog). Gli Stati Uniti traggono il proprio vantaggio da una generale posizione privilegiata nel settore ICT, il che rende le aziende un passo avanti anche nell’apprendere potenziali opportunità emergenti dai nuovi canali di comunicazione.

La situazione italiana (di cui si è discusso anche in occasione dello SMAU 2006) è una delle più penalizzanti anche a livello europeo. Maria Teresa Trifiletti, responsabile Lewis PR per il nostro paese, spiega il tutto con una atavica (quanto poco razionale) antiteticità alle nuove tecnologie e con la necessità di far crescere l’appeal con i nuovi strumenti prima di passare ad uno stadio successivo della comunicazione aziendale. «L’Italia, […], dopo aver guidato per secoli lo sviluppo europeo nelle arti e nella scienza, oggi sembra faticare a stare al passo con lo sviluppo. È anche vero che in Italia la blogosfera non solo è in crescita, ma finisce sempre più per influenzare perfino il modo in cui i consumatori prendono le decisioni d’acquisto, e i blog si propongono sempre più come fonte di informazione e mezzo di comunicazione[…]. Ciò dovrebbe per lo meno indurre le aziende a riflettere sull’utilità e il valore di questi nuovi strumenti di comunicazione, che non vanno sottovalutati».

Corporate blog

In Italia, dunque, la blogosfera dei consumatori potrebbe presto incoraggiare la crescita di una blogosfera corporate. La ricerca Lewis (pdf) affronta il mondo dei blog con una approfondita analisi che identifica i vari tipi di blog, le varie funzioni ricopribili in ambito aziendale ed i vari pubblici a cui il blogging potrebbe rivolgersi (con i relativi vantaggi conseguenti).

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