UE invia un questionario agli utenti Google

La Commissione Europea ha adottato l'insolita misura di inviare un questionario agli utenti Google con lo scopo di conoscere la loro opinione sulla prossima fusione tra il motore di ricerca e DoubleClick. Trattasi di un modus operandi inusuale
La Commissione Europea ha adottato l'insolita misura di inviare un questionario agli utenti Google con lo scopo di conoscere la loro opinione sulla prossima fusione tra il motore di ricerca e DoubleClick. Trattasi di un modus operandi inusuale

La Commissione Europea ha preso la decisione di inviare agli utenti di Google alcuni questionari relativi alla prossima fusione tra il motore di ricerca e la società leader nei servizi e nelle tecnologie di marketing digitale DoubleClick, al fine di conoscere la loro opinione in merito. Lo riferiscono alcune fonti vicine alla trattativa.

Non è la prima volta che la Commissione Europea adotta a fini investigativi l’utilizzo dei questionari, ma la decisione intrapresa presenta due elementi alquanto inusuali: innanzitutto i questionari vengono normalmente inviati dopo l’archiviazione dell’accordo e non prima, inoltre risulta alquanto insolita la decisione di inviare il materiale agli utenti di Google, normali cittadini i quali molto probabilmente riceveranno la documentazione tramite email. Normalmente infatti i questionari vengono inviati a coloro i quali sono direttamente coinvolti nella vicenda e dalla quale potrebbero trarne beneficio o un qualche genere di coinvolgimento.

La spiegazione di tale decisione sarebbe da ricercare nella complessità intrinseca della fusione tra le due società: «crediamo che abbiano preso questa strada poichè la Commissione ritiene che sarà una fusione complessa e controversa», ha dichiarato una delle fonti vicine alla trattativa.
La Federal Trade Commission ha già da tempo fatto richiesta di ulteriori dettagli per valutare l’accordo tra le due società in maniera approfondita, poichè esiste concretamente il rischio che la fusione Google/DoubleClick possa portare alla formazione di uno scenario anticompetitivo.

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