2008, le minacce arriveranno dai video

Secondo uno studio George Tech Information Security il 2008 porterà i primi veri attacchi informatici tramite video, risultato della crescente popolarità di tali tipi di contenuti e della parallela maggior consapevolezza dell'utenza circa virus e worm
Secondo uno studio George Tech Information Security il 2008 porterà i primi veri attacchi informatici tramite video, risultato della crescente popolarità di tali tipi di contenuti e della parallela maggior consapevolezza dell'utenza circa virus e worm

Dopo aver visto l’emergere dei virus, degli worm, dei malware, degli attacchi di phishing e dello spam, adesso tocca al video farsi portatore di minacce, software maligni e attacchi informatici. Infatti la crescente consapevolezza anche presso l’opinione pubblica dell’esistenza di simili tipi di minacce e del loro funzionamento sta rendendo gli attacchi tradizionali sempre meno efficaci (nonostante siano comunque quantitativamente in aumento). E dato l’emergere in importanza della fruizione dei video online non stupisce come il prossimo stadio previsto delle infezioni sia proprio quello degli attacchi tramite video.

A riportare tale ipotesi è uno studio effettuato dal Georgie Tech Information Security e presentato in un summit annuale cui hanno partecipato 300 studiosi ed esperti di sicurezza provenienti da tutto il mondo per discutere delle minacce in arrivo nel 2008 e delle possibili contromisure.

Al momento tuttavia i casi di attacco tramite video sono stati pochissimi: c’è stato un worm scoperto nel novembre del 2006 che dopo aver visualizzato un video lanciava senza richiesta un sito maligno e un altro che installava spyware mentre il video veniva caricato. E YouTube non è rimasto immune da simili tipi di attacco. Parallelamente, anche i social network, i blog e i wiki (in quanto fenomeni emergenti di internet) sono probabili nuovi veicoli d’attacco, anche perchè molti social network come Facebook si fanno portatori di nuove applicazioni, con le quali gli utenti dialogano durante la navigazione.

A peggiorare il quadro arriva poi un report congiunto della National Cyber Security Alliance e di McAfee nel quale si sostiene che la maggior parte degli utenti, nonostante navighi protetta, ritiene di esserlo più di quanto non lo sia in realtà. McAfee infatti avrebbe operato controlli accurati sui computer presi come campione per dimostrare a chi credeva di non avere minacce sul proprio computer che invece qualcosa lo si trova sempre.

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