Nokia sfida iTunes. Sul serio

Nokia intende seriamente sfidare iTunes e non solo preparando anti-iPhone, anti-iPod o anti-iTunes: Nokia progetta un vero e proprio nuovo modello di business con gli utenti che si troveranno nella possibilità di accedere a musica gratis dal telefonino
Nokia intende seriamente sfidare iTunes e non solo preparando anti-iPhone, anti-iPod o anti-iTunes: Nokia progetta un vero e proprio nuovo modello di business con gli utenti che si troveranno nella possibilità di accedere a musica gratis dal telefonino

Qualche indizio, qualche ovvia previsione, poi le prime prove concrete ed ora la zampata: Nokia intende dire la propria, e pesantemente, nel mondo della distribuzione di prodotti multimediali. A partire dalla musica. A partire da una inevitabile sfida contro chi ad oggi controlla gran parte del settore: iTunes. L’annuncio giunge in occasione del Nokia World 2007, Amsterdam.

Non è passato troppo da quando scrivevamo “Nokia sfida iTunes“. In quell’occasione Nokia lanciava il suo music store nel Regno Unito, servizio che ora Nokia promette in Germania, Francia e Spagna entro l’anno venturo. Ma ora il gruppo finlandese sembra voler fare molto di più arrivando addirittura ad offrire un accesso gratuito ed illimitato ad una collezione musicale vasta come quella del marchio Universal. Illimitata nel senso di illimitata: nelle comunicazioni ufficiali non è esplicato alcun vincolo, quasi a sfidare gli utenti a consumarne quanta più possibile; gratuita nel senso più esteso del termine: senza limiti, da scaricare ed utilizzare per ben 12 mesi.

Nokia è un gruppo che negli ultimi anni ha dimostrato una forte crescita ed un certo coraggio. Il benvenuto all’iPhone è stato come un gesto cavalleresco, un accettare la sfida da parte di un nuovo rivale con tutte le carte in tavola per smuovere le acque. Nokia ha colto la sfida dal lato hardware (si prospetta un futuro fatto di touchscreen e fotocamere sempre più potenti), ma ha esteso il campo di battaglia anche verso i servizi. Non solo: nei progetti Nokia c’è qualcosa di molto importante se è vero che la disponibilità delle mappe Navteq diviene un’arma pronta ad esplodere i primi colpi presumubilmente dopo il momento culminante del prossimo natale.

La novità del momento è l’accordo con Universal. Il tutto partirà nella seconda metà del 2008. Gli utenti che acquisteranno un cellulare Nokia di quelli attrezzati con tutte le caratteristiche per un utilizzo come player multimediale, infatti, avranno accesso per 12 mesi ad ogni singolo brano della collezione di musica Universal. Non solo: Nokia conta, entro la data prevista (ma non annunciata), di ottenere ulteriori adesioni alla propria proposta, estendendo così di molto l’appetibilità del proprio progetto ed offrendo in mano agli utenti un nuovo ulteriore modello di fruizione musicale: tutto, quando vuoi, come vuoi, gratis. «Siamo in colloqui con le principali case. La loro risposta è stata molto molto positiva […] La barriera finanziaria per tentare nuova musica è del tutto rimossa. Fondamentalmente cambia moltissimo la logica del business nell’industria musicale»: parole di Damian Stathonikos, portavoce Nokia.

Molte volte si è guardato ai nuovi player MP3 giunti sul mercato come agli anti-iPod del momento. In verità trattavasi solo di semplici riletture di quello che Apple aveva già proposto con semplicità, design, efficienza e linearità. La grande rivoluzione di Cupertino, infatti, non è stata tanto nell’indovinare un mix giusto di caratteristiche per proporre un player (che di per sè non aveva nulla di speciale prima che la rivoluzione stessa prendesse piede), quanto nel proporre un nuovo modello che rispondesse alle esigenze degli utenti mettendo progressivamente in discredito tutto quel che era stata fino a quel momento l’industria del vinile, dell’LP, del CD e della musica venduta sotto forma di album.

Il potenziale di Nokia si esprime nelle peculiarità della nuova proposta: non comprate un player, ma comprate un telefono. Avrà le stesse funzioni di un iPod. La risposta Apple giunge anticipata: non comprate un telefonino, ma comprate un iPhone. Avrà le stesse funzioni di un telefonino ed in più avrà un’interfaccia touchscreen e tutto il fascino della mela. Nokia allora torna a spingere sull’accelleratore: sul design arriveranno le opportune migliorìe, sulle capacità del telefono sono in cantiere nuove mirabolanti invenzioni, ma sui servizi c’è qualcosa da annunciare fin da subito.

Ed ecco Ovi, la base di partenza da cui tutto si prepara a prendere forma. I telefonini Nokia intendono diventare veri e propri canali per la fruizione mobile di contenuti audio/video, ma con la nuova proposta ci sarà un fondamentale passo avanti. “Comes with music” significherà avere i contenuti di proprio gradimento per 12 mesi sul proprio cellulare, gratis. Con la velocità di ricambio della musica odierna, 12 mesi sono più che sufficienti per un brano di grido prima che il suo nome scompaia dietro il ritmo incalzante dell’offerta stagionale. Se il brano piace, o se è un evergreen di quelli senza conservanti, allora l’acquisto potrà renderne completa la titolarità.

Nokia propone dunque qualcosa di nuovo: non un acquisto, ma nemmeno una prova di pochi giorni. 12 mesi sono tanti a ben guardare, e spesso un cellulare non dura nemmeno troppo di più. L’aspetto innovativo potrebbe scardinare il monopolio Apple? Forse. Quantomeno, Nokia riuscirà con quest’ultimo elemento a scavarsi una nicchia importante per dare ulteriore valore al giardino che la casa sta preparando per i propri utenti: in un solo dispositivo, infatti, si potranno avere le mappe (in sfida con la dotazione Tom Tom), la musica (in sfida con Apple) e la telefonia (una sfida che già oggi Nokia sta vincendo confermandosi in vetta alle classifiche internazionali di vendita). È con questo all-in-one che i futuri piccoli computer Nokia (il claim per l’ultimo N95 era “c’è qualcosa nella tua tasca”: non più solo un telefonino) potranno presentarsi al pubblico per allargare utenza, servizi e possibilità di introito.

Nessun dettagli finanziario è stato comunicato relativamente agli accordi tra Nokia e Universal. Allo stesso modo nulla trapela relativamente alle altre major interpellate ed alla proposta avanzata dalla casa madre finlandese. Il tutto giunge nel contesto di utili in rialzo, market share che conferma la propria posizione di forza, settore previsto in crescita di un ulteriore 10% nei prossimi mesi. Ma la borsa preferisce i risultati di breve periodo e così guarda con diffidenza alle promesse di fine 2008: -3% nell’ultima seduta è l’effetto collaterale dell’ottimismo trasmesso agli investitori.

Quel che si sa è che OVI si prepara a fare il passo importante anche in Italia: un comunicato stampa appena diramato da Nokia spiega che è stato ufficializzato l’accordo con Telecom Italia Mobile per portare nel nostro paese i telefoni N95 8Gb ed N81 brandizzati TIM. L’accordo prevede che il firmware del telefono sia predisposto per offrire l’accesso diretto tanto ai servizi TIM quanto alla piattaforma OVI per l’utenza che intende mettere le mani sui contenuti multimediali offerti (dunque in tutto e per tutto una copia di quanto già controfirmato in precedenza da Nokia e Vodafone).

Riccardo Jelmini commenta per TIM la collaborazione spiegando di aver trovato in Nokia la miglior soluzione sul mercato per l’accesso ai servizi. Jyrki Salminen, per Nokia, condivide il plauso e si dice lieto di poter collaborare con un gruppo dalle alte performance quale la divisione mobile di Telecom Italia. Parole di circostanza, ma quel che è certo è l’effetto sinergico che entrambi i gruppi cercano nell’unione dei propri brand e nella comunione dei propri servizi.

E non è tutto qui: dopo aver promesso un rinnovato impegno del gruppo nella direzione di una produzione sempre più ecologica e rispettosa dell’impatto ambientale dei propri prodotti, Nokia ha altresì comunicato l’avvenuta acquisizione di Avvenu, piccola start-up statunitense impegnata in tecnologie per il file-sharing. Già dall’inizio dell’anno le soluzioni Avvenu saranno integrate nell’attuale offerta software del gruppo acquirente.

Con l’iPhone a ruggire, Nokia a tirare il gruppo, Microsoft in laboratorio a cercare nuove idee e Google pesantemente sbilanciata, una certezza sembra consolidarsi: il 2008 sarà l’anno del mobile.

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