Alla scoperta del VoIP (seconda parte)

Nella scorsa puntata abbiamo visto come la voce viene campionata, compressa e preparata all’invio verso il destinatario.

Una volta pronto il pacchetto viene inviato attraverso lo standard SIP (Session Initialing Protocol) verso il server del nostro gestore che ha due possibilità: inviarlo verso un altro client SIP a lui connesso oppure instradarlo sulla rete Analogica (per esempio per chiamare un fisso o un cellulare).

Il pacchetto transita per la rete internet esattamente come qualsiasi altro pacchetto (ossia, non è criptato, almeno per lo standard SIP) e arriva al server SIP che riconosce il client e re direziona il pacchetto, ipotizziamo verso un altro client VoIP. Ora il pacchetto attraversa la rete internet e raggiunge l’host di destinazione che si ritrova con una serie di pacchetti in ordine cronologico.

Innanzitutto si verifica che questi pacchetti siano integri e non siano stati alterati durante la trasmissione, poi si decomprimono e si riproducono i suoni precedentemente campionati dal terminale del nostro interlocutore. A questo punto la nostra voce viene riprodotta nella cornetta e noi possiamo rispondere al nostro amico.

Attenzione però: al contrario della telefonica analogica, nel VoIP la trasmissione è di tipo Half-Duplex, ossia la nostra voce non potrà viaggiare contemporaneamente a quella del nostro interlocutore, quindi il protocollo deve intervallare i pacchetti specie se parliamo in contemporanea per evitare perdite di informazioni oppure accavallamenti della voce. Se infatti provate a parlare in contemporanea con un altra persona via VoIP scoprirete che le due voci non riescono a “sovrapporsi” come succede nella telefonia RTG.

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