OpenOffice 3.0 prende forma

Si avvicina a grandi passi la nuova versione di OpenOffice, la suite promossa da Sun per la produttività in ufficio. Impress, Calc, Writer: OpenOffice 3.0 promette molte novità e punta forte sulle opportunità emergenti dalle estensioni
Si avvicina a grandi passi la nuova versione di OpenOffice, la suite promossa da Sun per la produttività in ufficio. Impress, Calc, Writer: OpenOffice 3.0 promette molte novità e punta forte sulle opportunità emergenti dalle estensioni

Anche se mancano più di cinque mesi, salvo ritardi, alla release finale, OpenOffice.org 3.0 comincia a prendere forma e una prima Developer Preview permette di dare un’occhiata preliminare, a quello che vedremo nella sempre più apprezzata suite per ufficio open source.

Come notato da OpenOfficeNinja, già all’avvio ci si imbatte nella prima novità: uno Start Center permette di selezionare le attività da svolgere, ovvero quale programma della suite avviare, o se aprire un documento o un modello. Avviando uno dei programmi della suite, si nota immediatamente il netto miglioramento delle performance. Gli utenti Apple potranno finalmente utilizzare una versione Aqua nativa, e potranno dimenticare X11 (che non lascia spazio all’integrazione con il sistema). Questo significherà ben presto la fine del progetto NeoOffice, un porting di OpenOffice su Java studiato apposta per fornire una versione Mac integrata con l’OSX.

Sono stati fatti numerosi passi in avanti nel supporto del discusso formato OOXML, usato da Microsoft nel suo Office 2007: il filtro di importazione funziona meglio di quello incluso nella serie 2.X di OpenOffice, ma si dimostra ancora fallace in alcuni punti dimostra fallace in più punti. I problemi dovrebbero essere risolti per la versione finale e OpenOffice 3.0 dovrebbe supportare pienamente OOXML (.docx, .pptx, .xlsx) sia in scrittura che in lettura.

Writer, il programma per la videoscrittura e di sicuro il modulo più usato della suite, ha acquisito la capacità di scrivere delle note a margine, colorate a seconda dell’autore. Si tratta di un progetto nato in seno allo scorso Google Summer of Code, l’iniziativa di Google per sponsorizzare l’impegno degli studenti su progetti opensource. La versione finale dovrebbe fornire una gestione avanzata per l’integrazione delle note all’interno del testo e viceversa. La gestione delle immagini si è particolarmente arricchita, con funzionalità base di editing, tra cui alcuni effetti e il ritaglio dell’immagine.

Calc, il programma per i fogli elettronici, ha subito alcuni miglioramenti grafici (le celle selezionate non appaiono più semplicemente a colori invertiti, ma assumono una colorazione più moderna e integrata con lo schema di colori del sistema operativo), ma è sotto il cofano che sono presenti i miglioramenti più importanti, che saranno particolarmente graditi nel mondo scientifico e accademico. È possibile risolvere problemi di ottimizzazione lineare, cercando in una certa formula i valori che ne massimizzano o minimizzano i risultati. I grafici hanno inoltre la possibilita di visualizzare le barre di errore, utilizzate per mostrare l’incertezza di un valore. Piccola chicca: Calc 3.0 avrà 1024 colonne, contro le attuali 256.

Impress, il software per le presentazioni aggiunge la possibilità di utilizzare le tabelle direttamente e senza essere obbligati ad inserire un oggetto esterno (ad esempio una tabella presa da Calc). Le tabelle sono facilmente formattabili grazie a temi e schemi di colore già pronti e personalizzabili. Le animazioni, soprattutto quelle dei singoli oggetti, sono state arricchite con nuovi effetti. Peccato non siano stati inseriti gli effetti OpenGL per la transizione delle slide, presentati la scorsa estate sempre nell’ambito del Google Summer of Code.

Nonostante i cinque mesi che mancano alla release finale, la strada verso la fine dei lavori è ancora lunga: mancano all’appello l’importazione da file PDF e la creazione di PDF con possibilità di editing grazie all’embedding del file originale. Altro grande assente è l’alternativa ad Outlook. Per oltre un anno si era parlato, neanche troppo sottovoce, di una probabile inclusione di Thunderbird nella suite. La decisione di glissare, almeno per ora, potrebbe però essere una scelta tecnica più che politica: Thunderbird ha subito molti ritardi nello sviluppo e la versione 3.0, che gestirà i calendari senza bisogno di estensioni aggiuntive, sarà pronta solo alcuni mesi dopo OpenOffice 3.0.

Per riuscire a strappare qualche utente all’Office di Microsoft, la suite sponsorizzata da Sun punterà sulle estensioni. Con la prossima versione, infatti, sarà più facile sviluppare nuove funzioni in maniera simile a quanto avviene con Firefox, che sulle estensioni ha fondato gran parte della sua forza.

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