Finiti gli iPhone: disguido o sorprese in arrivo?

Da numerose ore gli store di Apple sono sguarniti di iPhone. La carenza di dispositivi fa presumere l'imminente arrivo della seconda generazione dello smartphone, che potrebbe giungere ben prima del WWDC. Giugno potrebbe così riservare ulteriori sorprese
Da numerose ore gli store di Apple sono sguarniti di iPhone. La carenza di dispositivi fa presumere l'imminente arrivo della seconda generazione dello smartphone, che potrebbe giungere ben prima del WWDC. Giugno potrebbe così riservare ulteriori sorprese

«Ships: Currently Unavailable», nessuna possibilità di consegna per gli iPhone. Dietro le tre parole dell’avviso pubblicato, nella versione statunitense dello store di Apple, potrebbe nascondersi in nuce l’arrivo della nuova generazione del cellulare sviluppato da Cupertino. Ormai da numerose ore, il sito web della mela non consente di procedere all’acquisto del suo celebre telefono cellulare, destintato a sbarcare in Italia e in numerosi altri paesi nel corso delle prossime settimane. La mancanza di scorte “alla fonte” ha scatenato i siti e gli appassionati di rumors, che a tempo di record hanno riversato in Rete supposizioni e indiscrezioni sulle prossime possibili mosse di Apple.

Estremamente scarne le informazioni ufficiali fornite dalla società di Cupertino alla stampa. Stando a una dichiarazione rilasciata alla Associated Press da Natalie Kerris, portavoce di Apple, la mela ha ormai completamente esaurito le scorte di iPhone per i suoi store negli Stati Uniti e Gran Bretagna, non escludendo però che alcune unità possano essere ancora disponibili nei negozi Apple e di AT&T. Alla domanda sulla causa di tale carenza di dispositivi, la portavoce di Cupertino ha preferito non rispondere, trincerandosi dietro un tradizionale ed efficace “no comment”.

La mancanza di dispositivi negli store Apple precede, generalmente, il lancio di un nuovo prodotto destinato a sostituire il precedente. Secondo alcuni siti di rumors, si potrebbe profilare all’orizzonte un arrivo anticipato della seconda generazione di iPhone, prevista precedentemente per il mese di giugno in concomitanza con la Worldwide Developers Conference (WWDC). Particolarmente attesa nei mercati esterni agli Stati Uniti, la nuova versione dell’iPhone dovrebbe essere dotata di tecnologia 3G, in grado di accelerare notevolmente la connettività del dispositivo nelle aree scarsamente coperte dai segnali WiFi come in buona parte del Vecchio Continente.

Oltre allo store online di Apple, segnali di un imminente rilascio di una versione dell’iPhone sembrano anche giungere dal sito web del gestore telefonico americano AT&T. Stando alle informazioni fornite da Appleinsider, il recente aggiornamento del portale della compagnia telefonica fornirebbe alcuni indizi annoverando, tra le opzioni, un nuovo modello denominato “iPhone Black”. L’inedita voce potrebbe dunque indicare la nuova generazione dello smartphone, che dovrebbe essere dotata quasi certamente di un involucro completamente in plastica e non più in alluminio.

Non è del resto la prima volta in cui Apple rimane sfornita per numerose ore di scorte sufficienti del suo dispositivo. La mancanza di iPhone potrebbe dunque essere un semplice disguido nel complesso sistema di produzione e approvigionamento dalle società che hanno in appalto la costruzione dello smartphone. Ma se così non fosse, Apple non potrebbe certo permettersi di attendere il WWDC di giugno per presentare la nuova generazione del suo iPhone, perdendo settimane preziose e un considerevole numero di potenziali clienti. Un debutto a sorpresa e anticipato del nuovo modello potrebbe inoltre aprire altri scenari, per la gioia degli appassionati di rumors.

Un ipotetico lancio della nuova generazione del dispositivo distinto dal WWDC potrebbe essere stato studiato per non sottrarre visibilità all’evento di giugno, momento in cui Apple potrebbe presentare un’ulteriore e inaspettata novità. Così facendo, Cupertino potrebbe inoltre catalizzare l’attenzione di buona parte della stampa per le prossime settimane, aumentando ulteriormente l’interesse trai suoi potenziali clienti. Al momento, comunque, i “se” e i periodi ipotetici continuano ad essere semplici esercizi di stile per ingannare l’attesa: supposizioni affascinanti, che naturalmente non trovano alcuna conferma né smentita ufficiale.

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