Non è facile portare un server in casa

L'idea Microsoft di un server casalingo per il controllo del computing familiare non facile da realizzarsi. Mentre Windows Home Server trova molti e gravi ostacoli sulla propria strada, Apple potrebbe attendere solo pochi anni per formulare una proposta
L'idea Microsoft di un server casalingo per il controllo del computing familiare non facile da realizzarsi. Mentre Windows Home Server trova molti e gravi ostacoli sulla propria strada, Apple potrebbe attendere solo pochi anni per formulare una proposta

Microsoft ha da tempo lanciato un concept potenzialmente rivoluzionario, decisamente coraggioso, antesignano di grandi evoluzioni, ma fermo sui difetti di se stesso e di un contesto ancora non maturo. Windows Home Server, infatti, nasce da basi progettuali molto forti incentrate sull’idea di una casa avente un sistema nervoso diffuso in cui il server centrale faccia da cervello di ogni operazione casalinga legata al computing. E in prospettiva anche oltre.

Windows Home Server ha però dovuto pagare pesantemente gli inevitabili difetti di gioventù: alcune vulnerabilità, i costi iniziali previsti, lo scetticismo e le difficoltà di passare all’utenza il valore aggiuntivo di un sistema tanto avanzato per la propria abitazione. Ma il più grave dei problemi è stato rappresentato da una vulnerabilità devastante, in grado di mettere a serio rischio i dati conservati nel server se utilizzato in particolari circostanze. La falla, nota da mesi, non è mai stata risolta e solo ora Microsoft è riuscita ad intervenire non tanto agendo concretamente, ma quantomeno promettendo novità in merito entro breve. Il Power Pack 1 di prossima release (annunciato in occasione del CES di gennaio), in particolare, potrebbe apportare novità sostanziali andando non solo a risolvere i problemi emersi in questi mesi, ma anche migliorando le performance del server ed aggiungendo funzionalità nuove al sistema.

Nel frattempo, mentre Microsoft porta avanti non senza errori il proprio percorso di avvicinamento ad un ecosistema informatico per la casa, alcuni analisti prevedono per Apple la stessa direzione. Il gruppo di Cupertino, però, potrebbe avvicinarsi alla dimensione casalinga con molta più calma e solo entro 5 anni potrebbe proporre una propria soluzione organica. Forrester Research ha valutato nel 2013 l’anno buono per un passo simile, e tra i prodotti coinvolti il gruppo suggerisce un home server (sulla scia di Microsoft), una cornice digitale, un controller musicale universale ed una AppleTv potenziata.

Il tutto, unitamente a tv ad alta definizione ed a lettori Blu Ray, andrebbe a costituire il mondo multimediale dell’utenza consumer che potrebbe usare tali prodotti per fruire dei vari media disponibili (musica, video). L’approccio Apple, ancora una volta, potrebbe differenziarsi da quello Microsoft secondo quelli che sono i punti fermi delle due diverse identità aziendali. Il tutto può realizzarsi, però, non solo introducendo nuovi prodotti sul mercato, ma anche rivedendo a fondo alcuni concept già portati all’utenza secondo quelle che sono le necessità della realtà di oggi.

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