Dei nuovi domini: l'introduzione della proprietà privata

L’ICANN ha preso una decisione: dal 2009 si potrà dare vita a nuovi domini. Si propone, si paga, si spera che venga accettato sulla base di regolamenti ancora da discutere e vidimare. Ma c’è una fondamentale differenza tra i futuri domini e quelli odierni, ed è di qui che dovranno partire le riflessioni di opportunità nei prossimi mesi.

Avere un .com significa avere parte di una entità comune. Avere un dominio .com significa avere un riferimento su una base condivisa. E’ come avere il proprio numero di telefono sulla guida telefonica. E’ come vivere in un condominio.

Avere un indirizzo .miodominio significa avere una proprietà privata. Un giardino cintato. Significa essere in una dimensione a parte. E’ come poter stampare una propria guida telefonica. E’ come vivere in una villetta.

E’ qualcosa di essenziale. Qualcuno potrà davvero costruirsi il suo angolo di internet, fissare un piccolo regolamento interno (il quale a sua volta dovrà rispondere ad un regolamento generale, ad una vera e propria legge comune). E’ un processo storico quello che si va ad affrontare. Ed il depauperamento dei domini tradizionali sarà direttamente proporzionale alla bontà di quelli nuovi.

Prepariamoci. Dovremo forse cambiare la lista dei preferiti. Chissà, aggiungeremo magari posta.google, os.mac, kernel.linux. Ma anche italia.porn, suonerie.gratis e musica.drm. Il tutto facendo attenzione al fatto che ognuno ha le sue regole ed in casa d’altri bisogna sempre comportarsi bene. Pattine comprese, se necessario.

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