Yahoo!Music chiude i battenti e blocca i file

Dal 1 Ottobre non sarà più possibile trasferire su altri device la musica regolarmente acquistata da Yahoo!Music. Chiudendo i battenti infatti il sito ha deciso di non rilasciare più chiavi di sblocco per trasferire i file protetti da DRM
Dal 1 Ottobre non sarà più possibile trasferire su altri device la musica regolarmente acquistata da Yahoo!Music. Chiudendo i battenti infatti il sito ha deciso di non rilasciare più chiavi di sblocco per trasferire i file protetti da DRM

Yahoo!Music chiude il 30 settembre e lo farà in una maniera tanto rocambolesca da ricordare la chiusura improvvisa che tanti guai causò a MSN Music, servizio simile per molti versi a quello del rivale nel campo dei motori di ricerca.

Dal primo ottobre chiunque volesse spostare la propria musica acquistata da Yahoo su un nuovo pc o un nuovo hard disk non potrà farlo poichè il sito ha annunciato che smetterà di rilasciare le chiavi per sbloccare l’ascolto dei brani. La perdita di quei file è dunque solo questione di tempo. Yahoo!Music infatti distribuisce musica protetta da un DRM che ne consente l’ascolto solo su un numero limitato di pc e device autorizzati. È possibile eliminare l’autorizzazione ad un device e concederla ad altri (nel caso di cambio pc ad esempio), ma occorre in questo caso chiedere a Yahoo le chiavi per sbloccare i brani.

Ciò che succederà è che chi ha acquistato musica con l’opzione di sottoscrizione potrà passare al medesimo servizio di RealNetworks (Rhapsody) senza perdere nulla oppure potrà smettere di pagare l’abbonamento e perdere la sua musica (ma si tratta di un’opzione di cui gli utenti erano a conoscenza da quando hanno deciso di cominciare a pagare). Invece chi ha acquistato le tracce singolarmente non potrà più ottenere licenze e dunque è destinato col tempo a perdere la propria musica.

Quando MSN Music fece una cosa simile ricevette talmente tante proteste che si è trovato nella condizione di dover prolungare il rilascio di chiavi di sblocco dei brani per altri tre anni. Con tutta probabilità Yahoo si troverà sotto il tiro incrociato delle medesime proteste ed è strano che da Sunnyvale siano andati incontro ad un simile tornado. La compagnia si discolpa sostenendo che sono 6 mesi che avvertono i propri utenti di fare un backup della propria musica.

Ironicamente l’EEF (Electronic Frontier Foundation) ricorda che il servizio si chiamava Yahoo Music “Unlimited” e chiede a Yahoo di fare pubblica ammenda, offrendo magari ai legittimi detentori una copia DRM-free dei brani acquistati. L’EEF solleva inoltre velati dubbi sulla leicità del backup su CD, opzione unica lasciata agli utenti per salvare i propri brani dall’oblìo.

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