L'informazione 2.0 è questione di facilità

Tra le mille problematiche etiche, qualitative e democratiche che sorgono dall’ambiguo rapporto tra il giornalismo professionale dei media tradizionali e le forme di informazione (citizen journalism) indipendenti che il Web 2.0 ha reso possibili, la semplicità con cui si può accedere alle news e soprattutto pubblicarne di nuove è senza dubbio un tema cruciale.

Tema che viene perfettamente incarnato dal nuovo portale di giornalismo partecipativo Allvoices, progetto che punta ad abbattere qualsiasi barriera tecnica alla pubblicazione di informazioni online.

Basta una navigata di una manciata di secondi per capire come tutto su Allvoices sia studiato perché chiunque – ovunque si trovi nel mondo, potendosi avvalere di una connessione a Internet con accesso al sistema di pubblicazione diretto del sito, ma anche solo di un cellulare in grado di inviare SMS o MMS – riesca a rendere pubbliche informazioni di vario argomento.

Si passa così in maniera del tutto trasparente da progetti editoriali che fanno del contenuto il proprio punto di forza a sistemi di pubblicazione talmente semplici e accessibili da rendere tutti noi potenziali fonti di informazione.

La domanda che da giornalista tradizionale e da blogger mi pongo è se le opportunità che una tecnologia come quella offerta da Allvoices offre non debbano essere incanalate per un utilizzo etico e consapevole nei riguardi dell’informazione.

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