Android è tra noi

G1, il primo cellulare HTC con cuore Android, è stato presentato. Le prime prove non sembrano promuovere in pieno l’idea però: meno “cool” dell’iPhone, non così aperto e libero come si potrebbe pensare, non così rivoluzionario come ci si potrebbe attendere.

Ma partiamo dal principio: cos’è Android?

Le prime impressioni (non ricavate da una prova diretta, ma bensì dai report di quanti ne hanno già sperimentata una prova sul campo) suggeriscono che:

  • il cellulare ha un buon feeling con tutti quelli che sono i servizi Google; buona inoltre l’interpolazione con il music store Amazon;
  • il 3G è limitato, sia pur se con una modalità particolare: il limite stringente è infatti a 1Gb mensile, ma a traffico esaurito, invece di passare ad una fastidiosa modalità a pagamento, si passa ad una (meno?) fastidiosa modalità di navigazione a 50kbps. La banda, insomma, non si fa più cara ma semplicemente rallenta: nessun blackout, nessun tranello nella bolletta, ma la stucchevole attesa di caricamento delle proprie pagine;
  • niente MobileMe. Niente Microsoft Exchange. Su Android è di casa solo l’ecosistema Google, il che limita le potenzialità d’uso di un telefono che sembra fermamente vincolato tanto ad un partner quanto all’altro: tanto a Google quanto a T-Mobile. Particolarmente stringente, soprattutto, l’ambito video: sul G1 non si vedrà video che non sia proveniente da YouTube;
  • Schermo e software, secondo quanto indicato da Walt Mossberg, sono rapidi e reattivi. Il che, in ambiente mobile, può restituire sensazioni particolarmente piacevoli;
  • Una nota a parte la merita Gizmodo, particolarmente caustico nei confronti del G1: nessun software per la sincronizzazione, hardware inadeguato, difficile uso della tastiera qwerty nascosta. Non c’è feeling tra le parti;

In Italia quando lo vedremo? Chissà. Per ora T-Mobile qui latita, ma per i paesi europei coperti la promessa è per i primi mesi del 2009. Nel frattempo l’iPhone avrà fatto altra strada, Windows Mobile 7 sarà in dirittura d’arrivo (seconda metà dell’anno probabilmente) e Nokia avrà mosso i primi passi con Symbian dopo il cambio radicale interno alla fondazione. Quando Android vorrà passare le Alpi, insomma, il G1 sarà già probabilmente vecchio. Aspettiamoci il G2.

Detto questo, ecco come Google illustra il G1:

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