TBR: Apple non ha bisogno di Steve Jobs

Della salute di Steve Jobs, CEO di Apple Inc., ultimamente si parla fin troppo. Tra problemi di salute reali e immaginari, fatto sta che in un periodo in cui i mercati soffrono già parecchio, ad ogni annuncio sulla salute dell’iCeo segue un capitombolo in borsa.

Al di là delle questioni etiche, appare interessante la dichiarazione di una analista del Technology Business Research che rimbrotta: Apple ha un anima e sarà florida, con o senza Jobs.

Stando a quanto dichiarato dall’analista, infatti, il panico attorno allo stato di salute di Jobs sarebbe ampiamente ingiustificato:

“Apple non ha più bisogno di Jobs. Egli ha costituito tre solidi business (Mac, iPod e iPhone) e la società sa come impiegare la propria esaltata devozione al design e all’usabilità. Al timone c’è un team di controllo stabile che sa il fatto suo.”

Come dire, la società di Cupertino possiede oramai capacità comprovate di organizzazione e pianificazione, una macchina di marketing portentosa e una strategia chiara bene in mente; secondo TBR, dunque, non c’è attualmente nessuna ragione ovvia per cui le cose non possano continuare a seguire questo andamento.

Insomma, Apple senza Jobs diverrebbe una sorta di Ford dopo Henry Ford: il processo, la cultura e gli insegnamenti non cesserebbero semplicemente di esistere dal giorno alla notte. L’analista rassicura dunque gli investitori e ammette che l’unica vera, eventuale perdita, consisterebbe nelle geniali e rischiose intuizioni alla base di prodotti come iPod e iPhone. Come se fosse poco…

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