L'evoluzione del mercato dei contenuti per telefonia mobile

Secondo uno studio portato a termine dall’agenzia Juniper Research, gli operatori di telefonia mobile devono cambiare radicalmente il loro concetto di contenuti mobili.

Il mercato dei contenuti multimediali per cellulari ha un valore stimato di circa 23 miliardi di dollari nel 2008 e si prevede una crescita fino a 52 miliardi di dollari nel 2013.

Questo a patto che le compagnie telefoniche rivedano il loro piani di marketing, dato che attualmente rischiano solo di essere dei dumb pipe, ovvero dei semplici vettori di altre aziende.

La società britannica propone agli operatori mobili di diventare parte attiva nella fornitura di servizi diventando dei smart pipe.

Attualmente gli operatori mobili ricavano un percentuale dei profitti generati da aziende che offrono tali contenuti direttamente agli utenti.

Un esempio potrebbero essere i servizi forniti dalla Apple agli utenti dell’iPhone, anche se in questo caso si tratta più che altro di una cessione di diritti fatta agli operatori mobili.

L’operatore mobile si trova quindi, ad essere solo un intermediario tra utente che richiede il servizio e l’azienda che lo fornisce.

La relazione fornisce una visione da una prospettiva globale, ma anche regionale, analizzando tutti i possibili scenari.

“Andrew Kitson”, autore della ricerca, afferma: “Nell’attuale scenario globale per vincere sulla concorrenza occorre entrare direttamente nel mercato dei contenuti mobili. I gestori adottano approcci diversi che meglio si adattano ai loro mercati locali. Questo soprattutto se sono gli operatori mobili a beneficiarne finanziariamente. Ma questo andrebbe contro gli interessi delle aziende che attualmente offrono questo servizio. È indubbio che bisogna trovare un compromesso.”

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