Top 2008: fotografia digitale evoluta e geotagging

Se non si può certo dire che l’esplosione della fotografia digitale sia il fenomeno Web dell’anno (probabilmente lo è stato negli anni precedenti), non si può nemmeno negare come nel 2008 si siano consolidate alcune tendenze innovative nella gestione degli archivi fotografici personali all’insegna delle logiche dei social network.

In particolare oltre alla conferma del successo di servizi online per la condivisione di fotografie, si sono affermati fenomeni quali il geotagging (collocazione su mappa delle foto) e il tagging dei volti, ovvero la possibilità di assegnare nomi alle persone presenti nelle fotografie.

Il tagging dei volti, che ha decretato il successo del sistema di caricamento delle foto di Facebook anche grazie alle funzionalità sociali ad esso collegate (quando si viene taggati in una foto di un amico si riceve una notifica), è, per esempio, una tecnologia in continuo sviluppo come dimostra la recentissima implementazione agli album Web di Google Picasa.

Molto spesso le grandi innovazioni nei media e nella comunicazione riguardano la nascita e l’affinamento di alcune tecnologie abilitanti che si diffondono con una velocità impressionante. Il geotagging è un fenomeno che, reso possibile dai sistemi di localizzazione come il GPS o da software con cui definire manualmente dati geografici abbinati a fotografie, video ed elementi multimediali, è diventato nel 2008 una sorta di standard di servizio.

Quando si carica un video su YouTube, una foto su Picasa Web o Flickr è infatti possibile definire i dati geografici dei punti in cui i filmati sono stati ripresi e le foto scattate, il tutto nell’ottica di una possibile fruizione attraverso mappa dei contenuti.

Anche la nascita di un servizio come Panoramio, appositamente pensato per caricare e geotaggare fotografie visualizzabili dentro le Google Maps, o l’integrazione di funzionalità per il geotagging in software come Google Earth e Picasa lasciano presagire sviluppi concreti di questo fenomeno per il 2009, anche per via delle potenzialità ancora inespresse del marketing “territoriale”, noto anche come geomarketing.

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