Parla bene di Belkin su Amazon e ti pago

Un dipendente di Belkin offriva denaro agli utenti in cambio di recensioni positive su Amazon per un router prodotto dalla società. La vicenda è stata scoperta da un blogger, che ha stimolato una rapida reazione da parte di Belkin
Un dipendente di Belkin offriva denaro agli utenti in cambio di recensioni positive su Amazon per un router prodotto dalla società. La vicenda è stata scoperta da un blogger, che ha stimolato una rapida reazione da parte di Belkin

Belkin offriva denaro agli utenti per ottenere recensioni positive dei suoi prodotti su Amazon.com. A scoprire la pratica poco cristallina adottata da un dipendente della società di Compton è stato Arlen Parsa, blogger di The Daily Background, che attraverso un post ha rivelato i collegamenti tra il famoso portale per l’ecommerce e i metodi di valutazione a pagamento dei prodotti Belkin. La scoperta è stata resa possibile grazie a Mechanical Turk, un sito web parallelo di Amazon.com.

Utilizzando Mechanical Turk, ogni utente ha la possibilità di guadagnare un po’ di denaro svolgendo semplici mansioni, che spesso non possono essere realizzate in automatico da un computer. I compiti prevedono lo smistamento di immagini, la trascrizione di sottotitoli per filmati, l’affinamento delle ricerche online e numerosi altri incarichi, generalmente retribuiti con un massimo di due dollari. I committenti lasciano sulla bacheca del sistema i loro annunci per i piccoli lavori da svolgere online, così che gli utenti possano scegliere il compito che desiderano svolgere.

Navigando all’interno di Mechanical Turk alla ricerca di qualche mansione da svolgere, Parsa si è così imbattuto in una serie di annunci con la richiesta di scrivere una recensione positiva di un router Belkin sulle pagine dei commenti del portale Amazon.com. Una richiesta singolare e molto circostanziata, nella quale si invitavano gli utenti interessati a scrivere recensioni molto positive a prescindere dall’aver acquistato o meno il router Belkin. Per ogni recensione gli utenti avrebbero poi ricevuto un compenso pari a 65 centesimi di dollaro.

Insospettito dall’annuncio, Parsa ha così deciso di compiere una piccola indagine online per raccogliere qualche dettaglio in più su Michael Bayard, l’autore della richiesta presente nella bacheca di Mechanical Turk. La risposta è giunta dopo pochi minuti grazie al social network LinkedIn, che ha svelato la posizione lavorativa di Bayard: Business Development Representative at Belkin International Inc. con responsabilità nel comparto vendite della società.

Stando a quanto riferito da Arlen Parsa, il dipendente di Belkin avrebbe inviato, sempre su Mechanical Turk, un’altra serie di richieste per far scrivere a pagamento recensioni positive sul router anche su altri portali di ecommerce come Buy.com e Newegg. L’obiettivo era riscattare il dispositivo dalla sua cattiva fama nei confronti degli utenti, causata da una serie di malfunzionamenti che in numerosi casi avrebbero reso del tutto inutilizzabile il router.

Grazie al successo ottenuto sul portale Digg e alle numerose segnalazioni online, il post di The Daily Background non è passato inosservato presso il quartier generale di Belkin. Attraverso una nota ufficiale, il presidente della società si è rammaricato per il comportamento del suo dipendente, prendendone immediatamente le distanze. «Belkin non partecipa, né tanto meno incoraggia, pratiche immorali come questa. […] Vogliamo chiarire come si sia trattato di un caso isolato e desideriamo instaurare nuovamente un rapporto di fiducia con voi, abbiamo dunque deciso di prendere questi provvedimenti: abbiamo rapidamente rimosso tutte le inserzioni incriminate da Mechanical Turk; stiamo lavorando con i nostri partner online per assicurarci che tutte le recensioni realizzate a pagamento vengano rimosse. […] Ci scusiamo per l’inconveniente e lavoreremo con serietà per riguadagnare la vostra fiducia» scrive nel comunicato Mark Reynoso, presidente di Belkin.

La singolare vicenda sembra essersi dunque conclusa rapidamente, grazie all’efficace indagine del blogger Parsa e alla tempestiva risposta di Belkin. Il caso sembra lasciare comunque non pochi dubbi sul livello di attendibilità dei sistemi per recensire i prodotti sui portali di ecommerce. La speranza è che si sia trattato veramente di un semplice caso isolato.

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