Windows 7 sarà distribuito in 2 versioni più 4

Windows 7 giungerà sul mercato con due versioni principali: la Home Premium e la Professional Edition. A queste si affiancheranno la Starter Edition per i netbook, la Home Basic per i mercati emergenti, la Enterprise per le aziende e la Ultimate
Windows 7 giungerà sul mercato con due versioni principali: la Home Premium e la Professional Edition. A queste si affiancheranno la Starter Edition per i netbook, la Home Basic per i mercati emergenti, la Enterprise per le aziende e la Ultimate

Starter edition, Home Basic, Home Premium, Professional, Enterprise, Ultimate. Sono queste le sei versioni con cui Windows 7 giungerà sul mercato. La strategia di distribuzione, però prevede due sole versioni di punta più quattro versioni a margine, utili più che altro per meglio rispondere alle varie esigenze in mercati particolari. Microsoft, infatti, motiva tale strategia con la necessità di dover rispondere ad una clientela molto vasta e variegata, per la quale un numero limitato di versioni non sarebbe in grado di offrire soluzioni ottimali

Le versioni di punta saranno la Home Premium e la Professional Edition, l’una per il comune utente consumer e l’altra per le piccole e medie imprese. Con queste due sole versioni Microsoft conta di occupare qualcosa come l’80% del mercato, concentrando pertanto la maggior parte delle risorse su questa coppia. Il resto andrà in distribuzione in mercati particolari, rispondendo così a necessità maggiormente specifiche. La Home Basic, ad esempio, sarà destinata ai mercati emergenti. La Enterprise sarà studiata per le grandi aziende. La Starter Edition sarà limitata alla distribuzione OEM su dispositivi dalle limitate capacità. La Ultimate Edition, invece, è la diretta filiazione della medesima release di Windows Vista, destinata agli utenti che intendono possere il non plus ultra di ciò che i laboratori di Redmond posso mettere a disposizione.

Microsoft con la nuova strategia intende da una parte ottenere maggior chiarezza rispetto al modo in cui Windows Vista è stato recepito a suo tempo. Al tempo stesso il compromesso salva la necessità di una distribuzione sfaccettata che possa consegnare risposte ottimali ai diversi mercati di riferimento. Nel comunicato ufficiale diramato, Microsoft spiega inoltre che le modalità di distribuzione saranno del tutto similari a quelle di Vista: un unico supporto conterrà tutto il codice del sistema operativo e saranno appositi codici di attivazione a sbloccare le varie funzioni. Così facendo sarà peraltro semplice per gli utenti passare a richiesta da una release ad un’altra: un codice di attivazione permetterà l’escalation.

Microsoft non ha al momento diramato alcunché relativamente ai prezzi previsti. Quel che si sa è che gli utenti Windows XP dovranno acquistare una licenza ex-novo, mentre gli utenti Windows Vista potranno avvalersi di un semplice upgrade. Relativamente ai prezzi Microsoft compie un saggio dribbling spiegando di essere attualmente concentrata sul rapporto con i partner, ai quali peraltro non è stata nemmeno ancora diramata la documentazione relativa alle raccomandazioni hardware per le varie versioni (argomento particolarmente delicato dopo che il caso Vista Capable ha messo il gruppo alla berlina in un’aula di tribunale).

Microsoft ha già notificato come il processo di sviluppo di Windows 7 non sia destinato ad avere ulteriori beta release. Dopo il pacchetto attuale, insomma, si passerà ad una Release Candidate che anticiperà la release ufficiale, per la quale il gruppo non offre però alcuna stima temporale.

Relativamente all’annunciata impennata del mercato dei Netbook, Microsoft intende non presentarsi impreparata all’appuntamento. I Netbook rimangono l’unica fascia di mercato realmente attiva in questo frangente recessivo e Microsoft ritiene importate la posizione già acquisita. Il gruppo spiega infatti di essere salito in breve tempo dal 10 all’80% dello specifico mercato, ed ora che il 2009 sta per iniziare a dettare la propria legge il gruppo si dice estremamente ottimista per i risultati che sarà possibile conseguire.

In riferimento ai Netbook, inoltre, Microsoft avanza anche un raffronto con Linux: «Gli utenti scelgono Windows perch vogliono la miglior esperienza possibile. Anche se inizialmente molti piccoli notebook giunsero sul mercato con Linux, non hanno risposto alle aspettative degli utenti. Gli utenti si aspettano un pc inux-based che abbia look e funzioni dei desktop Windows-based, e rimangono delusi. Windows mette a disposizione un livello di compatibilità con applicazioni e device che semplicemente non puoi ottenere con Linux. Windows lavora con i programmi di tutti i giorni come Microsoft Office ed applicazioni popolari come iTunes […]. Lavora inoltre con un largo set di stampanti, videocamere digitali ed altri device. Ecco perchè il tasso di restituzione dei netbook Linux-based è tanto alto». Microsoft, insomma, boccia l’anima open source dei Netbook e profila un orizzonte con Windows 7 installato sulla maggior parte dei Netbook in distribuzione.

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