Quanto valgono quei 55 minuti?

Riporto in auge la notizia del tilt di Google e mi chiedo, senza nemmeno aver finito di leggere: quanto saranno costati, in termini di pubblicità, quei 55 minuti in cui Google ha segnalato come dannosi tutti i siti presenti nelle SERP? Quanto può essere destabilizzante un’ora di blackout della principale fonte di informazioni del mondo?

Domanda legittima, risposta forse incalcolabile. Migliaia di pagine non viste o non cliccate, per migliaia di CPC non applicati, per migliaia di banner non visualizzati. Sull’altra faccia della medaglia, una brutta tegola sul mercato azionario.

Talvolta non pensiamo quanto sia critico un errore per un colosso come Google… ecco perché è necessario dare valore a tutti i secondi in cui tutto va per il verso giusto. Non solo a casa Big-g, ma in ogni attività.

Un aspetto che spesso il marketing tralascia: le Poste che non diffondono i numeri sulle percentuali di corrispondenza che ogni giorno viene correttamente recapitata; le compagnie telefoniche che non sottolineano il traffico dati gestito ogni ora dalle infrastrutture… ecc, ecc.

Quando tutto va per il verso giusto, è dato per scontato. Perché?

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