Mauro Masi sarà arbitro e giocatore

Dicesi Comitato Tecnico contro la pirateria digitale e multimediale. Vive su un forum ospitato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Ne era coordinatore Mauro Masi, il quale in 60 giorni contava di derimere la questione ed iniziare a partorire consigli normativi per il Governo.

Il destino ha voluto altri ruoli, però, per Masi: la poltrona da Direttore Generale della RAI.

Ora: risanare una azienda pubblica in clamorosa difficoltà e nel frattempo collaborare attivamente alla creazione di una normativa oltremodo delicata son due questioni difficilmente conciliabili. Il tutto si complica ulteriormente se si valuta che le due cose sono in evidente contrasto: curare i contenuti e “legiferare” relativamente la tutela dei contenuti stessi significa (usando l’espressione adottata nelle ore scorse dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi) «far arbitrare Inter-Milan a Mourinho».

Tutti, insomma, si attendevano un passo indietro da parte del dott. Masi, così che il tavolo delle audizioni potesse riprendere (o ricominciare) offrendo una piattaforma affidabile per giungere ad una risoluzione. A specifica domanda, però, diventa chiaro che così non sarà, anzi.

La domanda è di Gabriele Favrin:

Dopo il passaggio del prof. Masi alla RAI chi ha assunto il ruolo di coordinamento di questo Comitato e quali sono i passi successivi alle audizioni degli scorsi mesi?

La risposta giunge dalla moderazione anonima del forum:

Il Comitato continua ad essere coordinato dal Prof. Masi. così come da Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 10 aprile 2009 recante “Modifiche al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 15 settembre 2008 istitutivo del Comitato tecnico contro la pirateria digitale e multimediale”

Apposito decreto (pdf), insomma, sancisce la coordinazione personale del Comitato da parte di Mauro Masi con tutta una serie di “ruoli istituzionali” al proprio fianco provenienti dai vari ministeri e dalla SIAE.

Laconica la chiosa di Guido Scorza sul tema:

Difficile, oggi – non che ieri fosse facile! – pensare che il Comitato individui una soluzione in linea con l’interesse di tutti e non piuttosto solo con gli interessi di alcuni.

Difficile, d’altra parte, ritenere che la scelta sia stata dettata dalla particolare esperienza maturata dal Prof. Masi alla guida del Comitato posto che, sin qui, il Comitato non ha sostanzialmente fatto nulla se non dedicare un paio di giornate all’incontro con le associazioni di categoria.

Così è, così sia. Il Comitato proseguirà i propri lavori, ma il passato ed il presente sembrano screditare con forza il futuro. Qualunque cosa ne uscirà, non sarà condiviso poiché portato a compimento senza una vera consultazione in grado di ascoltare. Adiconsum, AIIP, AltroConsumo, AssoDigitale, AssoProvider, Dmint.it, FIMI, IWA, NNSquad Italia, ISOC, Microsoft, Google Italia, NEXA: tutti gruppi già attivi in passato per portare la propria voce all’interno del Comitato. Forse gli stessi gruppi dovrebbero tornare nuovamente a far sentire la propria voce, e questa volta non per contestare il modus operandi del Comitato, ma per mettere in discussione il Comitato stesso.

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