iTunes pronto a bloccare il sync di Palm Pre

Palm ha annunciato con orgoglio che il nuovo Pre sarà totalmente sincronizzabile con iTunes, ma ha fatto i conti senza l'oste. Apple in una nota ufficiale ha infatti comunicato che futuri aggiornamenti potrebbero annullare simili compatibilità
Palm ha annunciato con orgoglio che il nuovo Pre sarà totalmente sincronizzabile con iTunes, ma ha fatto i conti senza l'oste. Apple in una nota ufficiale ha infatti comunicato che futuri aggiornamenti potrebbero annullare simili compatibilità

C’era da aspettarselo: Apple non ha preso molto bene la nuova funzione del Palm Pre che consente la sincronizzazione completa con iTunes come se si trattasse di un qualsiasi device della mela e ha rilasciato una nota che, pur non facendo riferimenti specifici, sembra molto chiara.

Storicamente Apple non ha mai visto di buon occhio progetti in grado di interfacciarsi o integrarsi liberamente con i software di Cupertino. Infatti la politica del “walled garden” da sempre propugnata dalla casa di Steve Jobs non prevede solo una forte compatibilità tra i prodotti interni, ma anche un totale isolamento da quelli esterni.

A mettere la carte in tavola sulla questione Palm Pre dunque arriva ora una nota sul sito Apple intitolata “iTunes: sui media player digitali di terze parti non supportati” che recita: «Apple è a conoscenza che qualche terza parte sostiene che i propri lettori digitali siano compatibili con iTunes. Ad ogni modo Apple non fornisce supporto o test di compatibilità per prodotti non-Apple e siccome il nostro software cambia nel tempo le nuove versioni di iTunes potrebbero non essere più compatibili con device non-Apple».

Più che un avviso sembra un annuncio ben preciso del fatto che al prossimo update del lettore multimediale della mela ogni possibilità di sincronizzazione con device non ideati a Cupertino diventerà impossibile. Del resto il nuovo Palm Pre è stato realizzato da alcuni ex impiegati Apple e riesce a sincronizzarsi con iTunes perchè si “finge” un iPod aggirando le autenticazioni previste.

Strano a dirsi ma nell’annunciare la novità il CEO di Palm, Jon Rubinstein, e il capo degli investitori Roger McNamee avevano previsto l’eventualità di un’azione legale o di novità tecniche per bloccare l’interazione tra iTunes e Pre, ma si erano detti fiduciosi che Apple «non si sarebbe scomodata per così poco».

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