"World Copyright Summit": l'intero pianeta si concentra sul diritto d'autore

Con la partecipazione di 520 delegati provenienti da 57 Paesi diversi, si è tenuto a Wahington il “World Copyright Summit”, convegno organizzato dalla Cisac, la Confederazione Internazionale delle Società che rappresentano oltre due milioni e mezzo di autori.

Lo scopo del summit, secondo il presidente della Cisac, Robin Gibb (proprio lo storico leader dei Bee Gees), è stato quello di fare in modo che:

la creatività sia riconosciuta come parte vitale del panorama economico, culturale e sociale: ecco perché abbiamo scelto lo slogan “Creatività e industria culturale, le nuove sfide”.

Lo stesso Gibb ha sottolineato due aspetti chiave della materia:

L’esigenza che l’autore si esponga in prima persona nella lotta per il proprio diritto e anche l’importanza di armonizzare le legislazioni angloamericana ed europea sul diritto d’autore, riconoscendo i vantaggi di quella europea.

Tra gli altri, non poteva passare in secondo piano l’intervento del ministro della cultura francese, Christine Albanel, che ha illustrato la nuova legge francese antipirateria. In proposito, è stato segnalato che, secondo uno studio del governo francese, la maggior parte degli utenti desiste dallo scaricamento illegale fin dal primo avviso. Il ministro Albanel ha anche sottolineato che

la più grave sanzione, ovvero la sospensione temporanea della connessione a Internet,
non è altro che quello che avviene quando un utente non paga il canone alla società telefonica.

Curiosa la circostanza che, nel corso del summit, sia giunta la notizia della sentenza del Consiglio costituzionale francese sulla legge antipirateria, che ne ha cassato la parte sulla disconnessione forzosa.

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