Mondadori: entro 20 anni dominerà l'e-book

Secondo Gian Arturo Ferrari, direttore generale della Divisione libri Mondadori, entro 20 anni l'editoria sarà basata sulla distribuzione digitale. Occorrerà però attendere che vi sia un ricambio generazionale: i bambini di oggi sono i lettori di domani
Secondo Gian Arturo Ferrari, direttore generale della Divisione libri Mondadori, entro 20 anni l'editoria sarà basata sulla distribuzione digitale. Occorrerà però attendere che vi sia un ricambio generazionale: i bambini di oggi sono i lettori di domani

L’e-book è il futuro dell’editoria. La diminuzione dei costi, l’evoluzione tecnologica ed il lento incedere del ricambio generazionale porteranno ad un nuovo mercato che, entro due decenni, non avrà più nulla a che vedere con quello attuale. La rivoluzione, insomma, è in atto: parola di Gian Arturo Ferrari, direttore generale della Divisione libri di Mondadori.

«I libri in Italia tra 10 anni»: l’intervento ha preso forma in occasione di VeDrò, evento annuale che raccoglie la generazione degli anni ’60/’70 in una sorta di barcamp incentrato sull’Italia del futuro. «Vi partecipano i protagonisti più giovani della vita del Paese – professori universitari, imprenditori, scienziati, liberi professionisti, giovani impegnati a vario titolo nella politica, artisti, giornalisti, scrittori, registi, esponenti dell’associazionismo -, che si ritrovano senza alcuna gerarchia precostituita e secondo uno schema libero e aperto». In questo contesto l’intervento di Ferrari ha preso forma affrontando uno dei temi caldi del momento: il rapporto tra editoria e nuove tecnologie.

Secondo Ferrari il primo vantaggio dei contenuti digitali è nell’annullamento dei costi di stampa: scomparendo il supporto fisico il costo sarà tagliato del 50% (soprattutto grazie all’annullamento dell’invenduto), favorendo così l’investimento degli utenti ed i margini per gli editori. Affinché il nuovo orizzonte entri a regime, però, bisognerà attendere ancora molto «perché si dovrà attendere che i bimbi che li useranno a scuola diventino adulti e per gli editori questi tempi lunghi sono un bene a differenza del cambiamento repentino che attende editori di quotidiani e periodici».

Il cambiamento sarà radicale e, secondo Ferrari, «a rischio c’è il fatto che la figura dell’autore veda un inversione di ruolo con l’editore, che ora è quello che paga e rischia»: cambiare la filiera, quindi, significherà cambiare anche i ruoli e la distribuzione di rischi ed opportunità.

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