Bing! contro Bing: viola il trademark

Bing! Information Design ha citato in giudizio Microsoft, accusata di aver utilizzato un marchio in fase di registrazione per il proprio nuovo motore di ricerca. La piccola società richiede i danni e una campagna pubblicitaria riparatrice
Bing! Information Design ha citato in giudizio Microsoft, accusata di aver utilizzato un marchio in fase di registrazione per il proprio nuovo motore di ricerca. La piccola società richiede i danni e una campagna pubblicitaria riparatrice

Ad alcuni mesi dal proprio debutto online, il motore di ricerca Bing è stato coinvolto in una causa legale. Bing! Information Design LLC, una piccola società di St. Louis (Missouri – USA), ha citato in giudizio Microsoft per violazione del proprio marchio e concorrenza sleale. La causa è stata depositata la scorsa settimana presso il Circuit Court della città di St. Louis e contiene una serie di accuse nei confronti del colosso dell’informatica, accusato di aver adottato un marchio utilizzato da Bing! Information Design a partire dal 2000 e in attesa di registrazione.

I responsabili della piccola società affermano che i risultati dai motori di ricerca e le pagine del proprio sito online sono la principale risorsa per promuovere e far conoscere i servizi offerti dalla loro azienda, che si occupa principalmente della produzione di illustrazioni e soluzioni grafiche interattive. Il nome adottato da Microsoft per rilanciare i precedenti servizi di Live Search starebbe dunque danneggiando Bing! Information Design, creando confusione tra gli utenti e tra i clienti della piccola società del Missouri. Inoltre, secondo i legali dell’azienda, l’utilizzo del medesimo marchio da parte di Redmond avrebbe attenuato la forza commerciale del brand causando ulteriori danni alla società specializzata nella produzione di soluzioni grafiche.

Il motore di ricerca di Microsoft è reperibile all’indirizzo Web principale Bing.com, mentre il riferimento online di Bing! Information Design è Bing.biz. Secondo i responsabili della società, al momento del lancio del motore di ricerca Redmond era a conoscenza del nome dell’azienda, ma non si sarebbe attivata per risolvere il potenziale contenzioso in tempo per il debutto di Bing. Nella causa legale si chiedono dunque a Microsoft «il pagamento dei danni […] e una campagna pubblicitaria di riparazione per rimediare alla confusione» creata dalla coesistenza dei due brand.

L’iniziativa legale di Bing! non sembra preoccupare particolarmente i responsabili di Microsoft. «Crediamo che questa causa sia priva di fondamento e non pensiamo ci sia alcuna confusione sul mercato in merito a quanto offerto dagli autori della denuncia e da Microsoft Bing. Non abbiamo ancora ricevuto la documentazione, ma siamo a conoscenza della questione grazie ai report dei media. Rispettiamo i marchi e la proprietà intellettuale degli altri, attendiamo le prossime fasi della vicenda legale» ha dichiarato un portavoce di Microsoft.

Secondo numerosi osservatori, la società di St. Louis potrebbe faticare non poco nel far valere le proprie accuse in tribunale. Bing e Bing! operano in due settori molto diversi tra loro e tale condizione permette solitamente a due aziende di utilizzare il medesimo brand.

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