Apple, il tablet sarà affare di famiglia

Nuovi rumor sembrano indicare per il tablet Apple un posizionamento parzialmente diverso da quanto ipotizzato finora. Il riconoscimento facciale, soprattutto, sembra indicare un utilizzo multiutente adatto più per un'area casalinga che non per la mobilità
Nuovi rumor sembrano indicare per il tablet Apple un posizionamento parzialmente diverso da quanto ipotizzato finora. Il riconoscimento facciale, soprattutto, sembra indicare un utilizzo multiutente adatto più per un'area casalinga che non per la mobilità

Il New York Times sembra avere nuove importanti indiscrezioni relativamente al tablet Apple. Mentre mancano ormai pochi giorni al famigerato 27 Gennaio, quando «l’ultima creazione» Apple potrà vedere la luce a San Francisco presentandosi alla stampa e al mondo intero, la rincorsa dei rumor sembra definire sempre di più quello che sarà il prodotto che Steve Jobs porterà con sé in mano entrando sul palcoscenico. E non è soltanto una questione di caratteristiche tecniche: il tablet, concettualmente nuovo nel panorama dei device sul mercato, necessita anzitutto di essere capito per le peculiarità e gli usi che ne determineranno il posizionamento e la domanda.

Una caratteristica che emerge in modo importante è il fatto che il tablet sia pensato come un oggetto da utilizzarsi da più persone. Secondo quanto trapelato, infatti, il dispositivo sarà dotato di videocamera utile al riconoscimento facciale, permettendo così una sorta di protezione basata sul riconoscimento dell’utilizzatore e sulla possibilità di utilizzo multiutente. Non è questo un aspetto secondario: conoscere facilmente l’utente significa poter adeguare il dispositivo alle sue scelte, mettendogli a disposizione i suoi contenuti, le sue mail, le sue news e quant’altro. L’esperienza viene così ottimizzata, ma una funzione simile sembra indicare per il tablet più un utilizzo casalingo che non un ruolo per la mobilità, ed è questa una differenza sostanziale rispetto a quanto presentato fino ad oggi. La possibilità di lasciare appunti scritti per altri utenti sembra dimostrare la realtà casalinga del tablet, il quale andrebbe a diventare uno strumento di comunicazione più per una cucina che non per una borsa da passeggio.

Altri dettagli presentati sono la disponibilità di una tastiera virtuale (possibile, quindi, qualsiasi input testuale); la possibilità di una nuova versione web-based di iTunes, per l’acquisto di prodotti per più media; valutazione di un possibile uso in ambito scolastico; accordi già siglati con Conde Nast, HarperCollins, Wall Street Journal e New York Times; valutazione in atto con Electronic Arts per aggiungere anche i videogiochi all’offerta di intrattenimento del device.

Sul nome, nel frattempo, sembra essersi aperto un nuovo fronte. Quello che doveva essere l’iSlate, infatti, sarà probabilmente denominato iPad. Ma sotto questo aspetto vige ancora massimo riserbo e nessuna conferma potrà probabilmente scaturire prima che non sia lo stesso Jobs a cancellare ogni rumor con la propria iconica presenza di fronte alle telecamere.

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