Recensione Adidas miCoach

Colpo d’occhio

miCoach è la soluzione Adidas per la gestione degli allenamenti. Si tratta di un dispositivo in grado di tenere sotto controllo gli sforzi e di pianificare un programma di allenamento adatto alle proprie esigenze. L’obiettivo ultimo è quello di garantire assistenza al runner che ne fa uso.

Facendo l’unpacking dell’Adidas miCoach si nota subito come i dispositivi a disposizione siano tre: il pacer, il monitor di frequenza cardiaca e il sensore per l’andatura.

Il monitor di frequenza cardiaca, naturalmente, si applica sul petto e si occupa di tenere sotto controllo il battito del nostro cuore; il sensore per l’andatura si applica sulla scarpa e si occupa di contare i passi e la distanza percorsa; il pacer è invece il “sistema centrale”, colui il quale si occupa di gestire le informazioni che arrivano da monitor di frequenza cardiaca e da sensore d’andatura. Quest’ultimo, inoltre, può anche essere collegato a un qualsiasi lettore MP3, permettendo di ascoltare della buona musica mentre si è sotto sforzo.

I tre dispositivi, a prima vista, sembrano ben curati e leggeri, ciò è sicuramente un buon punto di partenza. La scatola, oltre a quanto già elencato, contiene anche un libretto per le istruzioni, il libretto per la garanzia, un laccetto per tenere il monitor di frequenze cardiache legato al petto, un cavetto per collegare il pacer al PC e un auricolare.

Creazione allenamento e registrazione

La procedura per la registrazione e l’installazione del software sul PC è semplice e veloce. La registrazione a miCoach.com, così come l’impostazione dell’allenamento, è semplice e a portata di tutti.

Sul sito la procedura guidata per la pianificazione di un allenamento è chiara e selezionando il tipo di allenamento vengono proposte le sessioni predefinite. Purtroppo non possono essere modificate le singole sessioni, ma può essere impostato il piano di allenamento nel complesso: durata, inizio, ecc.

La gestione delle sessioni di allenamento già effettuate, sul sito, non sono chiarissime; nel dettaglio, possono essere raggiunte dal “Cruscotto” ma, per esempio, non dal giorno sul calendario. Inoltre non è chiaro quando è stata effettuata una sessione di allenamento e da dove si raggiunga la lista delle sessioni passate. Insomma, sul sito bisogna un po’ adattarsi e capire la logica alla base.

Le impostazioni di coaching sono il punto di forza dello strumento; queste permettono di definire delle zone di sforzo basate sulle frequenze cardiache, e quindi di regolare lo sforzo, in modo da non esagerare oppure per fare degli allenamenti di recupero. Le zone sono predefinite, ma possono essere modificate manualmente o attraverso un allenamento di valutazione.

Se la gestione delle sessioni di allenamento non è il massimo, come detto in precedenza, comunque la sincronizzazione del pacer con il sito è funzionale, sia per caricare sul dispositivo centrale il programma di allenamento che per scaricare il lavoro svolto.

Buona anche la possibilità di sincronizzare sul pacer sia i programmi previsti che un allenamento libero.

Tra i servizi c’è da segnalare la possibilità di mappare i percorsi, con le relative distanze, grazie a Google Maps.

Infine, per i più “audaci”, c’è la possibilità di condividere i risultati dell’allenamento direttamente su Internet. Ovviamente la funzione è opzionale e chi volesse tenere per sé i risultati lo può tranquillamente fare.

Utilizzo del dispositivo

La carica del dispositivo avviene tramite cavetto USB, la prima volta son bastate circa due ore per arrivare al completamento della batteria.

Il primo piccolissimo problema c’è stato nel momento del riconoscimento dei sensori, monitor per frequenza cardiaca e sensore per l’andatura, da parte dell’unità centrale, il Pacer: la procedura è stata ripetuta più volte e solo dopo qualche tentativo tutto è andato a buon fine. Da quel momento in poi, comunque, non c’è stato più nessun problema.

Tre dispositivi forse sono tanti, ma ovviamente sono necessari per avere tutte le funzioni. Comunque, addosso, mentre si corre, non danno particolari problemi, ciò grazie anche al fatto che tra di loro comunicano via wireless, quindi non si hanno pericolosi fili in grado di ostacolare la corsa.

L’unità centrale, il pacer, è di semplice utilizzo, chiaro nei vari messaggi di errore o di conferma. In base alla posizione in cui si mette, non è semplicissimo raggiungere i pulsanti di start/stop o di regolazione del volume, su questo aspetto forse servono un po’ di tentativi, per trovare una posizione ottimale. Ottimo l’aggiornamento vocale, utilissimo come riassunto durante la corsa. Ottima anche la possibilità di collegare qualsiasi lettore MP3, quindi non solo iPod.

Il sensore contapassi si attacca ai lacci delle scarpe, quindi non sono necessarie le calzature apposite (anche se l’ultima collezione Adidas ha un alloggiamento interno, nella suola della scarpa sinistra sotto la soletta) e durante l’allenamento non ha mai perso la connessione con il pacer. Peccato che la ricarica della batteria non possa avvenire direttamente via USB, comunque buona la batteria rimovibile.

Il monitor cardiaco non dà problemi durante l’allenamento e, grazie al laccio presente nella confezione, si può applicare senza che questo si sposti durante la corsa. Anche questo non ha mai perso la connessione con il pacer.

In definitiva si tratta di un ottimo strumento per coloro i quali vogliono essere seguiti nell’attività sportiva. L’Adidas miCoach è una guida semplice, comoda e funzionale per un allenamento ottimizzato sul proprio corpo.

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