Gli Uffizi arrivano su iPhone, iPad e iPod Touch

Le bellezze artistiche contenute nel museo degli Uffizi a disposizione di tutti, in ogni momento e dovunque ci si trovi. È questo quanto offerta dalla app “Uffizi” disponibile per iPhone, iPad e iPod Touch.

Il software, realizzato da Parallelo e già disponibile gratuitamente su App Store e iTunes fino al 3 maggio (in seguito dovrebbe essere a pagamento) è stata ovviamente approvata in maniera ufficiale dai responsabili degli Uffizi e porterà sui device di Apple un gran numero di opere d’arte di inestimabile valore.

In questa maniera, opere quali la Nascita di Venere di Botticelli, il Tondo Doni di Michelangelo, la Madonna del Cardellino di Raffaello, la Medusa di Caravaggio e l’Annunciazione di Leonardo, solo per menzionarne alcuni tra i più importanti, si potranno ammirare in dettaglio grazie alla possibilità di utilizzare immagini, video e complete descrizioni preparate dalla Direzione della Galleria degli Uffizi.

L’utente potrà scegliere tra diverse funzioni, ognuna relativa ad un determinato servizio utile per l’esplorazione del celebre museo italiano. Le funzionalità saranno infatti suddivise in sezioni chiamate “mappe”, “opere”, “museo” e “news”.

Non mancheranno quindi le informazioni, da quelle fondamentali per conoscere il contesto in cui è stata realizzata la singola opera a quelle “addizionali” ma utili a localizzare con precisione, ad esempio, la posizione in cui le opere sono collocate all’interno del museo: una possibilità importante per chi deciderà di recarsi di persona presso gli Uffizi per ammirare da vicino le bellezze artistiche riprodotte. Analogamente, risulterà utile la possibilità di essere aggiornati circa le mostre programmate, gli orari di apertura dei locali e il prezzo dei biglietti.

Uffizi è la prima app dedicata ad un museo italiano ed è facile immaginare come, se avrà successo, ne seguiranno probabilmente delle altre, riuscendo così nell’ambizioso ma lodevole obiettivo di portare a conoscenza del grande pubblico le meraviglie di grandi maestri di cui i nostri musei sono ricchissimi come pochi nel mondo.

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