Dalla logica dei link alla logica dei like

Facebook sta per portare sul proprio motore interno le prime espressioni dell'Open Graph, la nuova struttura fatta di "like" che il gruppo intende sostituire alla dinamica dei "link" su cui è stato basato fino ad oggi Google
Facebook sta per portare sul proprio motore interno le prime espressioni dell'Open Graph, la nuova struttura fatta di "like" che il gruppo intende sostituire alla dinamica dei "link" su cui è stato basato fino ad oggi Google

Fin dal momento in cui ha presentato il cosiddetto Open Graph, Facebook ha manifestato intenzioni da colonizzatore sempre più serie. Fin dall’evento F8, quindi, il social network ha intrapreso un percorso che porta la struttura del sito ad andare ben oltre le connessioni tra gli utenti per mettere sullo stesso piano concetti, idee, siti, prodotti e quant’altro. L’idea Open Graph fin da subito è stata proiettata verso Mountain View, ipotizzando una nuova lunga ombra in grado di estendersi fino ai motori di ricerca. Le ipotesi, ora, sembrano diventare poco alla volta una realtà.

Secondo quanto scoperto da All Facebook, il social network starebbe per portare nel proprio motore di ricerca interno anche le pagine esterne su cui gli strumenti quali il “like” stanno raccogliendo le preferenze degli utenti. Nella fattispecie una ricerca per uno specifico hotel avrebbe segnalato tra i risultati pagine e gruppi relativi a quanto cercato, ma anche il sito TripAdvisor nella fattispecie dell’hotel cercato. Così facendo, insomma, Facebook ha creato una SERP basata su algoritmi propri nei quali il “like” sembra avere ruolo da protagonista.

AllFacebook suggerisce una sostituzione generazionale tra la logica dei “link” e la logica dei “like”. Quel che va creandosi è un nuovo schema sociale dal quale le risposte emergono grazie alle interazioni degli utenti ed alle espressioni di gradimento lasciate sul proprio percorso. Trattasi di una logica del tutto immatura e parziale, ma che nutre fin da subito il sentimento cannibale di un sito che, per sua natura, sembra poter fagocitare l’intera rete così come Google è stato in grado di fare a suo tempo diventando il motore di ricerca più usato al mondo.

L’espressione “social semantic search engine” circonda Facebook descrivendo quel che Facebook potrebbe voler diventare. Alla luce di tutto ciò, d’ora in poi ogni “Like” avrà un suo peso ed ogni condivisione sarà una unità di misura: anche il mondo dei social network sta per diventare una cosa estremamente seria, ben oltre la rilevanza numerica che già oggi sa esprimere.

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