Electronic Arts esce da Ubisoft

La Electronic Arts ha improvvisamente comunicato la volontà di cedere il 14,8% di capitale azionario detenuto in Ubisoft. Così facendo si va a monetizzare l'investimento del 2005 e si apre la strada ad eventuali altri gruppi interessati a Ubisoft
La Electronic Arts ha improvvisamente comunicato la volontà di cedere il 14,8% di capitale azionario detenuto in Ubisoft. Così facendo si va a monetizzare l'investimento del 2005 e si apre la strada ad eventuali altri gruppi interessati a Ubisoft

Electronic Arts si prepara ad uscire dalla proprietà Ubisoft. Una mossa strategica improvvisa, inattesa e che apre nuovi scenari di mercato attorno a due gruppi che tornano ora a divenire indipendenti dopo i successi raccolti assieme negli ultimi anni.

Ubisoft, meglio conosciuta come la casa produttrice di titoli per console quali “Splinter Cell” o “Assassin’s Creed”, è una azienda francese in feroce crescita che grazie alle ultime creazioni ha portato in forte rialzo il proprio valore di mercato. Electronic Arts possiede il 14,8% dell’azienda fin dalla prima offerta del 2005 ed ora annuncia improvvisamente la disponibilità sul mercato di tale porzione per andare a monetizzare il proprio investimento. Al momento il comunicato non è stato completato con altri dettagli, dunque il tutto si racchiude in una cessione priva di motivazioni e nel quale si confermano i buoni rapporti tra le parti.

La cessione sembra però ora aprire nuovi scenari perchè alla Ubisoft potrebbero ora guardare in molti. La prima candidata è la Activision Blizzard (proprietà Vivendi e produttrice di videogiochi quali Call of Duty o Guitar Hero), la quale potrebbe essere interessata a far propria l’intera quota azionaria Ubisoft entrando in possesso anche della porzione oggi in capo ad Electronic Arts (evitando così una coesistenza con il rivale all’interno della medesima proprietà). Altri nomi potrebbero però bussare alla porta, il che permetterebbe un’asta di forte rilievo su quel 14,8% della proprietà improvvisamente disponibile sul mercato.

Il mondo dei videogiochi sta passando mesi di relativa difficoltà e, dopo la grande crescita con cui è stata affrontata la crisi economica globale, il settore sembra soffrire di un certo immobilismo destinato a terminare con le novità di fine anno. In questo contesto si inserisce una mossa di mercato destinata a cambiare gli equilibri del settore ed a costringere chi voglia entrare nella partita a scoprire le proprie carte.

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