Blizzard fa causa agli sviluppatori di hack e cheat per StarCraft II

Braccio forte contro coloro che rovinano l'esperienza online di StarCraft II
Braccio forte contro coloro che rovinano l'esperienza online di StarCraft II

Le ondate di ban contro i cheater in StarCraft II continuano e Blizzard continua a dimostrare di voler usare le maniere forti contro coloro che rovinano l’esperienza online dei giocatori: la software house americana ha deciso così di fare causa agli sviluppatori di hack e sistemi di cheating volti a modificare l’esperienza di gioco online di StarCraft II.

Gli hacker incriminati da Blizzard rispondono al nome di Permaphrost, Cranix e Linuxawesome; tutti e tre gli sviluppatori sono stati accusati di aver violato l’EULA del gioco e più precisamente di Battle.net.

Il nucleo su cui si articola la cusa è il fatto che rovinando l’esperienza online del gioco con i cheat, i giocatori perdono credibilità nel gioco multiplayer, cosa da cui consegue l’abbandono del gioco e la conseguente perdita economica dovuta a minori vendite dell’RTS sci-fi.

Chi la spunterà?

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