Kindle Singles: quando corto è meglio

Amazon ha lanciato Kindle Single sul Kindle Store, permettendo la vendita di racconti brevi e saggi ad un prezzo molto basso
Amazon ha lanciato Kindle Single sul Kindle Store, permettendo la vendita di racconti brevi e saggi ad un prezzo molto basso

Amazon ha lanciato nel mese di ottobre l’esperimento Kindle Single, tramite il quale sta provando a vendere libri o racconti brevi con una lunghezza compresa tra le 5000 e le 30.000 parole. Una vera e propria novità per scrittori, pensatori, scienziati e politici invitati ad unirsi all’iniziativa per mettere a disposizione di tutto il mondo le loro opere. Kindle Single, da oggi, è finalmente disponibile sul Kindle Store.

Piccoli fascicoli venduti ad un prezzo basso, da 0,99 fino a 4,99 dollari, trovano quindi spazio nella libreria digitale di Amazon ed arrivano su Kindle, il lettore per e-book che tanto successo sta avendo sul mercato. Trattasi di un formato del tutto nuovo che impone una nuova riflessione sui ritmi di scrittura, gli argomenti contemplabili e sul tipo di utenza da catturare. Le prime pubblicazioni di Kindle Single riguardano saggi, memorie e storie brevi, con Amazon che prevede di aumentare in tempi rapidi il numero di titoli disponibili.

L’iniziativa ha chiari obiettivi di natura editoriale, sopratutto in previsione di come gli e-reader stanno proattivamente modificando l’utenza e ciò che si legge: allo stesso modo dei quotidiani e dei giornali, che stanno cercando di sfruttare questo nuovo mercato, così pure l’editoria libraria sta cercando di adeguarsi al sistema. La domanda, quindi, è se questa possa essere questa o meno la forma e la lunghezza più adatta per vendere contenuti su Kindle.

L’idea di Kindle Singles va incontro proprio agli scrittori che creano pubblicazioni poco adatte all’editoria cartacea in quanto troppo brevi; forse proprio per questo il vice presidente di Amazon ha dichiarato che «Le idee e le parole devono essere pubblicate nella loro grandezza naturale, qualunque essa sia. Non bisogna bocciare dei testi solo per una questione di lunghezza di marketing, dovuta al prezzo o al tipo di formato». La carta non pesa più sulle scelte dell’industria e la cosa potrebbe liberare non solo la distribuzione, ma anche la creatività.

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