Ex-dipendente Apple si dichiara colpevole di frode

Un ex dipendente Apple si è dichiarato colpevole di tangenti e cospirazione: ora rischia fino a 20 anni di detenzione.
Un ex dipendente Apple si è dichiarato colpevole di tangenti e cospirazione: ora rischia fino a 20 anni di detenzione.

Era stato arrestato ad agosto ed ora Paul Devine, ex manager Apple, si è dichiarato colpevole ammettendo il proprio coinvolgimento nei fatti che lo hanno portato ad essere accusato di tangenti, cospirazione e riciclaggio di denaro. Devine ha accettato, inoltre, di rinunciare a 2.25 milioni di dollari correlati alle sue azioni del gruppo di Cupertino: attualmente libero su cauzione, potrebbe ricevere la condanna definitiva entro il mese di giugno.

I traffici di Devine hanno fruttato al manager qualcosa come 100.000 dollari all’anno, provenienti dai rapporti intrattenuti con alcuni gruppi produttori di iPod e iPhone. Secondo i documenti del tribunale, Devine avrebbe rivelato informazioni riservate, previsioni di prodotti, prezzi e specifiche che i fornitori avrebbero utilizzato a proprio vantaggio durante le trattative con Apple.

Apple ha quindi intentato una causa civile dopo aver effettuato una indagine interna ed aver identificato scambi di email illecite tra Devine ed i fornitori. L’avvocato Raphael Goldman ha dichiarato che «Devine è un uomo buono che ha fatto un errore, e adesso sta cercando di fare ammenda». Il perdono umano non potrà però comunque incidere sulla sicura condanna a cui sta andando incontro.

Devine rischia una pena di 20 anni anche se alla fine potrebbe ricevere una condanna inferiore al massimale. Da parte di Apple non sono state rilasciate dichiarazioni, ma l’azienda di Cupertino avrebbe deciso di optare per la tolleranza zero. La causa civile è stata temporaneamente sospesa in attesa del procedimento penale, che verrà discusso il 6 giugno.

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