Google, mai più quel sito tra i risultati

Google presenta una nuova funzione per escludere determinati domini dai risultati delle ricerche, tramite un apposito pulsante.
Google presenta una nuova funzione per escludere determinati domini dai risultati delle ricerche, tramite un apposito pulsante.

Funzionalità dopo funzionalità, Google offre un livello sempre più elevato di personalizzazione a disposizione degli utenti. Uno degli intenti del gruppo di Mountain View è quello di permettere a tutti di gestire in base alle proprie esigenze i risultati delle query: in tal senso dal blog ufficiale della società si apprende l’introduzione di una nuova funzione che offre la possibilità di escludere determinati siti web dalle proprie ricerche.

Grazie ad un nuovo pulsante posizionato nella terza riga di ogni risultato, vicino a quello per accedere alla copia cache delle pagine, si può decidere di bloccare in un click quello specifico sito per evitare che appaia nuovamente in qualche altra ricerca. Più che ad ottimizzare i risultati in termini di pertinenza con la query inserita, tale funzione sembra maggiormente orientata ad eliminare definitivamente portali e siti che possono risultare sgradevoli, offensivi o inopportuni. Google mette insomma in pratica quanto annunciato anzitempo: la lotta alle “content farm” avrà luogo anche e soprattutto grazie alla collaborazione degli utenti.

Un esempio della nuova funzione per bloccare particolari domini in Google

Dopo aver bloccato un sito, ogni successiva ricerca verrà effettuata senza restituirlo tra i risultati. In alcuni casi, segnalano però gli ingegneri Google, potrebbe accadere che invece appaia nuovamente nelle SERP, etichettato però da un chiaro messaggio posto ad indicare che tale sito è stato in precedenza bloccato. Tramite il pannello di controllo del proprio account è possibile poi gestire e modificare l’elenco dei domini bloccati tramite questa nuova funzione, così da avere un quadro generale di quanto effettuato in precedenza. Il tutto va peraltro ad affiancare l’esperimento già posto in essere tramite la “Personal Blocklist“, plugin per Chrome pensato con le medesime finalità.

Tale funzione, almeno per il momento, non influirà in alcun modo sul ranking delle pagine all’interno del database di Mountain View. In futuro però Google potrebbe iniziare a studiare l’andamento dei trend relativi al blocco dei siti web per sfruttarne i risultati all’interno del proprio algoritmo di ricerca. Inizialmente il pulsante per escludere i domini dai risultati sarà disponibile esclusivamente nella versione del motore in lingua inglese e sarà compatibile con Google Chrome 9, Internet Explorer 8 e Firefox 3.5, oltre che con tutte le versioni successive.

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