Il nucleare scatena la corsa online allo iodio

L'allarme nucleare ha scatenato in Giappone la corsa allo ioduro di potassio, sostanza che può limitare i pericoli delle radiazioni.
L'allarme nucleare ha scatenato in Giappone la corsa allo ioduro di potassio, sostanza che può limitare i pericoli delle radiazioni.

Lo iodio è finito. L’emergenza nucleare ha causato una feroce corsa al medicinale, portando rapidamente le scorte ad esaurirsi ed a costringere gli ultimi utenti a ricorrere alla Rete per trovare soluzioni alternative per poter fare incetta di iodio prima che sia troppo tardi. Dietro questa corsa impazzita alla pillola salvifica vi sono però le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, vi sono le speculazioni degli spammer, v’è il mercato alternativo su eBay e vi sono tutte le conseguenze che la fretta e la malainformazione possono causare. E nel caos, si salvi chi può.

La corsa allo iodio ha motivi precisi. Tra le sostanze radioattive emesse dalle esplosioni di Fukushima, infatti, v’è proprio lo iodio radioattivo, il che va a configurare un rischio del tutto simile a quanto accaduto anni or sono dopo la fusione dell’impianto di Cernobyl. A suo tempo lo iodio formò una nube che arrivò anche in Italia ed anche dalle nostre parti lo iodio radioattivo causò gravi problemi di salute. Problemi che, per la maggior parte, si sono concentrati sulla tiroide, ossia la ghiandola che più di ogni altra è “golosa” di iodio e che è pertanto pronta ad assorbirne dall’ambiente circostante.

In caso di emergenza nucleare la profilassi prevede l’assorbimento di massicce dosi di iodio (soprattutto nella forma di ioduro di potassio), così da saturare i bisogni della tiroide ed evitare che possa assorbire iodio radioattivo creandone una pericolosa riserva nel corpo. Le conseguenze possono infatti essere letali per l’uomo, determinando disfunzioni varie, fino a carcinomi che anche la sanità italiana ha in passato dovuto affrontare proprio in conseguenza della nube di Cernobyl.

Una volta appreso del rischio di Fukushima, la popolazione giapponese ha fatto incetta di tutte quelle che potevano essere i medicinali in grado di offrire una sufficiente dose di iodio tale da allontanare per quanto possibile i rischi della nube nucleare. In queste ore è invece soprattutto eBay a fornire con i propri annunci i medicinali (con tariffe salite fino a 540 dollari per cluster di appena 14 pillole), mentre per spammer e malintenzionati di vario tipo la corsa allo iodio potrebbe diventare una possibile nuova opportunità truffaldina.

L’Organizzazione Mondiale per la Sanità consiglia di non cadere nel panico e di non assumere medicinali se non a seguito di specifica indicazione da parte delle autorità. A titolo precauzionale, però, il mercato dello iodio è stato immediatamente coperto di richieste ed approvvigionamenti in attesa che la situazione si chiarisca. Per l’utenza giapponese e per tutti coloro i quali stanno seguendo in queste ore il dramma del paese orientale, i consigli dell’OMS sono online e coprono una vasta gamma di indicazioni che in queste ore il Giappone sta seguendo con estrema attenzione. Perché se lo iodio non può evitare la contaminazione, può però arginare in parte le conseguenze deleterie sulla salute: in queste condizioni la corsa alla pillola è una conseguenza naturale del panico e la Rete diventa distributore privilegiato nel momento in cui le scorte da bancone vanno a terminare.

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